Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

giovedì 8 novembre 2012

Scandale - Discorso del 4 Novembre 2012.

 
 
“Fratelli d’Italia! L’esercito italiano avanza vittorioso a liberarvi per sempre. Il nemico in rotta, fuggendo dalle vostre città fedeli, gloriose, annuncia il nostro arrivo, la nostra Vittoria! Lascia dietro di sé decine di migliaia di prigionieri, centinaia di cannoni e tutte le sue ambizioni. Il giuramento dei nostri Eroi si è compiuto; per la forza delle armi e della giustizia si è avverato il vaticinio dei nostri Martiri; la Libertà è risorta, nel nome di Roma, su, dalle sante tombe dei nostri morti. Dopo un secolo di guerra, di speranze, di ansie, tutta la Patria si riunisce intorno al suo Re. Siate nella gioia calmi e saldi quali foste lungo il dolore depositari incorruttibili della più pura umana civiltà che abbia mai fatto la luce sul mondo. Del nemico vinto non dimenticate le iniquità e le insidie, ma respingete il triste esempio di crudeltà e violenza. Da oggi l’esercito d’Italia è il vostro esercito aiutatelo a ristabilire l’ordine per il bene di tutti, come tanti di voi, da Cesare Battisti a Nazario Sauro, l’hanno aiutato a raggiungere questa Vittoria”
Così proclamava il generale Armando Diaz  dopo la decisiva battaglia di Vittorio Veneto.
Oggi Quattro Novembre è la giornata dei Caduti di tutte le Guerre, dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Oggi vogliamo tributare ai nostri Martiri ed Eroi della Patria, la gratitudine e l’affetto di una Comunità, quella di Scandale.
Davanti questo simulacro si è raccolta quasi tutta la Comunità Scandalese, la parte migliore oserei dire, per ricordare ed onorare coloro i quali non hanno esitato immolarsi sull’Altare della Patria per ridarle grandezza e forza.
Seicentocinquantamila (650.000) morti, questo è il numero complessivo dei nostri Martiri caduti sulle pietraie del Carso e sulle rive dell’Isonzo e del Piave, per difendere e liberare i Sacri Confini orientali, le Terre più Sacre d’Italia.
Oggi li vedo qui insieme a noi intorno questo sacrario, in questo giorno solenne, a proclamare le grandezza delle Patria e soprattutto a riaccendere nei nostri cuori la Fiamma ardente della passione per l’Italia e renderci più degni del loro sacrificio, affinché loro stessi, i nostri morti i quali sono i più forti, rispondano a noi vivi: PRESENTE!
Dicevo prima che essi non esitarono ad offrire alla Patria il Sommo Sacrificio ovvero  la propria Immolazione. Voglio riprendere le parole di Salvo D’Acquisto, vice brigadiere dei Carabinieri e medaglia d’oro al valor militare, ucciso dal fuoco nemico nel 1.943 per salvare i suoi commilitoni: “Se io muoio per altri cento, rinasco altre cento volte. Dio è con me ed io non ho paura!”
Queste sono le sue parole mentre porgeva le spalle al piombo nemico. Atto di Amore per la Patria! atto di Amore per il prossimo!
Molti furono gli atti di eroismo tra i nostri militari, gesta di valore ed altruismo con un unico intento, la salvezza e l’Unità dell’Italia.
A noi resta questo Testimone come vessillo luminoso che irradia luce alle future generazioni per ricordare e non obliare il loro Sacrificio, sacrificio carico d’Amore per una Nazione con una storia millenaria di civiltà e faro di luce per gli altri Popoli; e l’invito a fermarci davanti questo Altare  e pregare all’ombra del Tricolore per i nostri eroici combattenti di tutte le guerre, i quali  nei travolgenti assalti caddero invitti per la Patria.
A tal proposito un ricordo ed una preghiera va all’ultimo reduce della seconda Guerra Mondiale che ieri ci ha lasciato, Domenico Lucanto, affettuosamente soprannominato “Micu ‘u Bersaglieri”: Grazie per aver sofferto i dolori della guerra difendendo l’Italia.
Ma oggi è anche la Festa delle Forze Armate.
A loro va il nostro riconoscimento per il lavoro che quotidianamente svolgono nelle nostre città e nei nostri quartieri, assicurando l’ordine e la giustizia. Grazie per aver immolato la vostra Giovinezza al servizio della Patria.
Un Grazie particolare, anche se qui assenti per causa di forza maggiore, ai Carabinieri di Scandale.
Ma il mio pensiero oggi non può non andare in India, dove da mesi sono trattenuti ingiustamente i nostri due Marò, il capitano Massimiliano La Torre ed il sergente Giuseppe Girone del reggimento “San Marco”.
Trattenuti ingiustamente in India, mentre il nostro Governo, governo di tecnocrati, servo delle banche e affamatore del Popolo sta a guardare per non rovinare i rapporti con una economia nascente come quella indiana.
In una società dove l’economia ed il denaro valgono più della libertà e della dignità di una persona non ci si può non indignare e dire a gran voce che i nostri due Marò devono tornare a casa, in Italia.
Un pensiero ed immensa gratitudine, in questo giorno di festa, va a tutti i nostri soldati impegnati nelle missioni di Pace.
Essi sono il nostro orgoglio nel mondo, sono i veri costruttori di Pace  là, in quelle terre disperate e oppressi dalla tirannia.
Un ricordo ed una preghiera a tutti i caduti nelle missioni di Pace, particolarmente voglio ricordare l’alpino Tiziano Chierotti, di solo ventiquattro anni, morto due settimane fa in Afghanistan. Grazie!
Concludendo il ricordo va ai Martiri ed Eroi di Scandale, a loro da questo Sacro Altare eleviamo la preghiera all’Altissimo, affinché possano trovare pace nella Patria Celeste dopo aver servito con Fedeltà ed Onore, fino al Supremo Sacrificio la loro Patria Terrena.
ONORE A VOI MARTIRI GLORIOSI!
 
VIVA L’ITALIA!

Antonello Voce
 
 

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