Giorgia Meloni e Guido Crosetto #senzapaura #primariedelleidee |
Domenica
16 novembre 2012, ore 10, Auditorium della Conciliazione, Signori e Signore, è
iniziata la rivoluzione nazional-popolare della Destra Italiana, protagonisti
indiscussi il Gigante e la Bambina.
La sala gremita, commessi che tentavano di
bloccare il flusso della gente curiosa di ascoltare, giovani e vecchi militanti
politici con storie e appartenenze differenti uniti nel nome di una rivoluzione
delle IDEE, entusiasmo e rammarico per il fallimento di un progetto, voglia di
rivalsa e di partecipazione, questa è stata la manifestazione "Le primarie
delle Idee".
Scrosci di applausi durante gli interventi di
Guido Crosetto prima e di Giorgia Meloni poi, cuori scalpitanti, soddisfazione
per aver visto uomini e donne del territorio parlare delle specificità dei temi
da affrontare, poca retorica e poco populismo, tanta rabbia e tanta voglia di
rivalsa.
Tra le quattro mura dell'Auditorium della
Conciliazione, si è respirata aria nuova, lontana anni luce dalla vecchia An
dei Colonnelli, degradati a soldati semplici, e dalla Forza Italia delle
Convention del '94.
L'aria è stata quella della rivoluzione di chi
milita, di chi lotta, di chi protegge il proprio territorio, la propria
autonomia, la propria terra.
Alla fine dei giochi che bello sentire l'Inno
di Mameli, cantato non con le corde vocali, ma col cuore di gente che crede
nella buona Politica, con la P maiuscola, di quella amica che di fa arrabbiare,
che ti fa sentire parte di una comunità, che ti da soddisfazioni e delusioni.
"E'
impossibile disse l'orgoglio. E' rischioso disse la ragione. E' inutile disse
l'esperienza. Allora proviamoci disse il CUORE."
Pronti
a tutto, con Giorgia Meloni!
#SENZAPAURA
di
Umberto Garbini.
Oltre
5000 persone alle "primarie delle idee"
Oltre
5.000 persone hanno partecipato all’evento ‘Le primarie delle idee’ organizzato
da Giorgia Meloni e Guido Crosetto all’Auditorium Conciliazione di Roma. Un
pubblico colorato e pieno di entusiasmo: dagli ‘scugnizzi’ della Giovane Italia
Napoli Centro Storico (arrivati cantando ‘o surdato nnammurato’) a personaggi
della 'Roma bene' come la contessa Pacelli, passando per esponenti di onlus,
associazioni, terzo settore e presidenti del mondo produttivo. Tanti cittadini
con la voglia di confrontarsi sul futuro del centrodestra. E 'Le primarie delle
idee' hanno conquistato la piazza virtuale: 30mila persone l’ora (per 3 ore di
evento) da 15 diversi Stati hanno seguito la diretta streaming sul sito
www.giorgiameloni.it, mentre circa 150.000 utenti hanno potuto seguire la
diretta Twitter e interagire portando addirittura 2 hashtag fra le tendenze Top
10 in Italia, ovvero #primariedelleidee e #senzapaura.
Particolarmente
suggestivi e applauditi i video proiettati nel corso della mattinata
all’interno della sala e sui 10 schermi installati nel foyer, dedicati a chi è
rimasto fuori dalla sala a causa dell’esaurimento dei posti. In uno di questi
c’era anche il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, raccontato nei panni
metaforici di Re Theoden de 'Il Signore degli anelli', il monarca buono vittima
di un sortilegio e mal consigliato da Vermilinguo e salvato dal mago Gandalf.
Molti
i deputati e senatori seduti in platea, ma nessun generale né colonnelli:
all'Auditorium della Conciliazione era presente un vero e proprio esercito di
popolo, guidato da consiglieri regionali, assessori, consiglieri comunali e
provinciali, sindaci e tanti militanti, pronti a guardare alle sfide che
attendono l’Italia e alle scelte che il centrodestra dovrebbe fare per
vincerle.
Insieme
a loro erano presenti in sala anche deputati ed eurodeputati, tra i quali Fabio
Rampelli, Basilio Catanoso, Giuseppe Cossiga, Giuseppe Moles, Gaetano Nastri,
Deborah Bergamini, Enzo Rivellini, Mario Mauro, Alfredo Mantovano, Carlo
Fidanza, Marco Scurria, Elisabetta Gardini, Marco Marsilio e l’ex presidente
della Regione Lazio, Francesco Storace.
Patto
tra il Gigante e la Bambina Crosetto-Meloni gridano tre «no»
La
convention della componente più critica: «No al sostegno a Monti, no a
Berlusconi candidato premier, no a un Pdl travolto dagli scandali»
L’articolo
di Fabrizio De Feo su Il Giornale
Nel
giorno delle primarie che dovevano essere e non sono state, Giorgia Meloni e
Guido Corsetto lanciano il loro grido di battaglia. La strana coppia, « il
gigante e la bambina», l’«articolo il» della politica italiana (tra i due
ballano circa 40 centimetri di altezza), convocano le loro «Primarie delle
idee», una manifestazione che punta a dare spazio a coloro che dentro il Pdl (o
forse fuori?) vogliono dire no ad operazioni tecnocratiche lontane dalla
volontà popolare e all’invadenza dell’Unione Europea, rivendicare l’orgoglio
del centrodestra e puntare sulla partecipazione dal basso. La scommessa si
rivela vincente, al meno in termini numerici e di riuscita della
manifestazione. E la soddisfazione si legge negli occhi dei due protagonisti
che un po’ stupiti osservano le quasi duemila persone stipate dentro
l’Auditorium di Via della Conciliazione mentre un altro migliaio segue l’evento
su uno schermo posto sulla grande via che porta a Piazza San Pietro, con la
Meloni che ironizza: «O siamo noi, o è il Papa».
Crosetto,
invece, prende spunto da un video sugli uomini di coraggio che si conclude con
l’inevitabile riferimento al Signore degli anelli, per fare sfoggio di
autoironia: «Viste le nostre differenze fisiche, direi che oggi qui si celebra
l’alleanza tra gli uomini e gli hobbit. Non dico gli elfi perché so bene che
erano troppo belli...». Un gioco che si conclude con l’ex sottosegretario alla
Difesa che senza grande sforzo prende in braccio la Meloni. Ma al di là delle
battute e del legittimo compiacimento per una convocazione popolare al di fuori
dei consueti schemi di corrente o di partito, il fronte guidato dal «liberale»
e dall’«identitaria» è pronto a fare sul serio e, se necessario, intraprendere
una nuova avventura politica. «Non siamo qui per spartirci le poltrone né il
potere» dice Crosetto. «Se avessimo voluto fare questo ci saremmo uniti a
coloro che dopo averlo avversato, oggi chiedono a Monti di candidarsi leader
del centrodestra. Mi fanno pensare a Mussolini che organizza una festa per
Badoglio». Un sentimento antimontiano confermato e amplificato dai fischi che si
levano dal pubblico quando sul maxi-schermo appaiono, in un video, le immagini
del premier insieme a Silvio Berlusconi.
«Un centrodestra credibile o ha Scajola e Dell’Utri o ha me e la Meloni»
attacca Corsetto. «La credibilità non la si guadagna cambiandone i colori o il
nome, ma con le persone». In sala, ad ascoltare i due capofila del movimento,
anche Mario Mauro, insieme a Francesco Storace, Alfredo Mantovano, Fabio
Rampelli, Marco Marsilio, Giuseppe Moles, Deborah Bergamini e Marco Taradash.
Ma anche gli europarlamentari Carlo Fidanza, Elisabetta Gardini (che conduce il
dibattito) e Marco Scurria. Oltre a una presenza a sorpresa (ma non troppo):
quella di Mario Vattani, già console italiano a Osaka (richiamato in patria
dalla Farnesina per aver partecipato a un festival di rock identitario di
Casa-pound) e ora interessato a un progetto che riporti al centro del dibattito
la sovranità nazionale. Di certo dal palco vengono dettate condizioni chiare.
Una minaccia di scissione riassumibile in tre secchi «no».
«No
al sostegno a Monti», «no alla candidatura Berlusconi» a cui pure viene chiesto
di continuare a lottare orgogliosamente e in prima persona, «no a un Pdl
travolto dagli scandali». Condizioni non negoziabili. Perché come dice la
Meloni: «Noi vogliamo un luogo dove poter lottare e trasformare i nostri sogni
in realtà. Se quel luogo è il Pdl lo dobbiamo sapere subito. Perché se non lo è
siamo pronti a costruirne noi uno nuovo. Con le idee e con chiunque voglia
starci».
VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DI GIORGIA MELONI ALLE PRIMARIE DELLE IDEE 16 DICEMBRE 2012
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