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mercoledì 19 dicembre 2012

Il Coraggio della Bambina e del Gigante, #SENZAPAURA


Giorgia Meloni e Guido Crosetto #senzapaura #primariedelleidee


Domenica 16 novembre 2012, ore 10, Auditorium della Conciliazione, Signori e Signore, è iniziata la rivoluzione nazional-popolare della Destra Italiana, protagonisti indiscussi il Gigante e la Bambina.
La sala gremita, commessi che tentavano di bloccare il flusso della gente curiosa di ascoltare, giovani e vecchi militanti politici con storie e appartenenze differenti uniti nel nome di una rivoluzione delle IDEE, entusiasmo e rammarico per il fallimento di un progetto, voglia di rivalsa e di partecipazione, questa è stata la manifestazione "Le primarie delle Idee".
Scrosci di applausi durante gli interventi di Guido Crosetto prima e di Giorgia Meloni poi, cuori scalpitanti, soddisfazione per aver visto uomini e donne del territorio parlare delle specificità dei temi da affrontare, poca retorica e poco populismo, tanta rabbia e tanta voglia di rivalsa.
Tra le quattro mura dell'Auditorium della Conciliazione, si è respirata aria nuova, lontana anni luce dalla vecchia An dei Colonnelli, degradati a soldati semplici, e dalla Forza Italia delle Convention del '94.
L'aria è stata quella della rivoluzione di chi milita, di chi lotta, di chi protegge il proprio territorio, la propria autonomia, la propria terra.
Alla fine dei giochi che bello sentire l'Inno di Mameli, cantato non con le corde vocali, ma col cuore di gente che crede nella buona Politica, con la P maiuscola, di quella amica che di fa arrabbiare, che ti fa sentire parte di una comunità, che ti da soddisfazioni e delusioni.
"E' impossibile disse l'orgoglio. E' rischioso disse la ragione. E' inutile disse l'esperienza. Allora proviamoci disse il CUORE."
Pronti a tutto, con Giorgia Meloni!
#SENZAPAURA
di Umberto Garbini.
Oltre 5000 persone alle "primarie delle idee"
 
Oltre 5.000 persone hanno partecipato all’evento ‘Le primarie delle idee’ organizzato da Giorgia Meloni e Guido Crosetto all’Auditorium Conciliazione di Roma. Un pubblico colorato e pieno di entusiasmo: dagli ‘scugnizzi’ della Giovane Italia Napoli Centro Storico (arrivati cantando ‘o surdato nnammurato’) a personaggi della 'Roma bene' come la contessa Pacelli, passando per esponenti di onlus, associazioni, terzo settore e presidenti del mondo produttivo. Tanti cittadini con la voglia di confrontarsi sul futuro del centrodestra. E 'Le primarie delle idee' hanno conquistato la piazza virtuale: 30mila persone l’ora (per 3 ore di evento) da 15 diversi Stati hanno seguito la diretta streaming sul sito www.giorgiameloni.it, mentre circa 150.000 utenti hanno potuto seguire la diretta Twitter e interagire portando addirittura 2 hashtag fra le tendenze Top 10 in Italia, ovvero #primariedelleidee e #senzapaura.

Particolarmente suggestivi e applauditi i video proiettati nel corso della mattinata all’interno della sala e sui 10 schermi installati nel foyer, dedicati a chi è rimasto fuori dalla sala a causa dell’esaurimento dei posti. In uno di questi c’era anche il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, raccontato nei panni metaforici di Re Theoden de 'Il Signore degli anelli', il monarca buono vittima di un sortilegio e mal consigliato da Vermilinguo e salvato dal mago Gandalf.
Molti i deputati e senatori seduti in platea, ma nessun generale né colonnelli: all'Auditorium della Conciliazione era presente un vero e proprio esercito di popolo, guidato da consiglieri regionali, assessori, consiglieri comunali e provinciali, sindaci e tanti militanti, pronti a guardare alle sfide che attendono l’Italia e alle scelte che il centrodestra dovrebbe fare per vincerle.
Insieme a loro erano presenti in sala anche deputati ed eurodeputati, tra i quali Fabio Rampelli, Basilio Catanoso, Giuseppe Cossiga, Giuseppe Moles, Gaetano Nastri, Deborah Bergamini, Enzo Rivellini, Mario Mauro, Alfredo Mantovano, Carlo Fidanza, Marco Scurria, Elisabetta Gardini, Marco Marsilio e l’ex presidente della Regione Lazio, Francesco Storace.




Patto tra il Gigante e la Bambina Crosetto-Meloni gridano tre «no»

La convention della componente più critica: «No al sostegno a Monti, no a Berlusconi candidato premier, no a un Pdl travolto dagli scandali»
L’articolo di Fabrizio De Feo su Il Giornale

Nel giorno delle primarie che dovevano essere e non sono state, Giorgia Meloni e Guido Corsetto lanciano il loro grido di battaglia. La strana coppia, « il gigante e la bambina», l’«articolo il» della politica italiana (tra i due ballano circa 40 centimetri di altezza), convocano le loro «Primarie delle idee», una manifestazione che punta a dare spazio a coloro che dentro il Pdl (o forse fuori?) vogliono dire no ad operazioni tecnocratiche lontane dalla volontà popolare e all’invadenza dell’Unione Europea, rivendicare l’orgoglio del centrodestra e puntare sulla partecipazione dal basso. La scommessa si rivela vincente, al meno in termini numerici e di riuscita della manifestazione. E la soddisfazione si legge negli occhi dei due protagonisti che un po’ stupiti osservano le quasi duemila persone stipate dentro l’Auditorium di Via della Conciliazione mentre un altro migliaio segue l’evento su uno schermo posto sulla grande via che porta a Piazza San Pietro, con la Meloni che ironizza: «O siamo noi, o è il Papa».
Crosetto, invece, prende spunto da un video sugli uomini di coraggio che si conclude con l’inevitabile riferimento al Signore degli anelli, per fare sfoggio di autoironia: «Viste le nostre differenze fisiche, direi che oggi qui si celebra l’alleanza tra gli uomini e gli hobbit. Non dico gli elfi perché so bene che erano troppo belli...». Un gioco che si conclude con l’ex sottosegretario alla Difesa che senza grande sforzo prende in braccio la Meloni. Ma al di là delle battute e del legittimo compiacimento per una convocazione popolare al di fuori dei consueti schemi di corrente o di partito, il fronte guidato dal «liberale» e dall’«identitaria» è pronto a fare sul serio e, se necessario, intraprendere una nuova avventura politica. «Non siamo qui per spartirci le poltrone né il potere» dice Crosetto. «Se avessimo voluto fare questo ci saremmo uniti a coloro che dopo averlo avversato, oggi chiedono a Monti di candidarsi leader del centrodestra. Mi fanno pensare a Mussolini che organizza una festa per Badoglio». Un sentimento antimontiano confermato e amplificato dai fischi che si levano dal pubblico quando sul maxi-schermo appaiono, in un video, le immagini del premier insieme a Silvio Berlusconi.  «Un centrodestra credibile o ha Scajola e Dell’Utri o ha me e la Meloni» attacca Corsetto. «La credibilità non la si guadagna cambiandone i colori o il nome, ma con le persone». In sala, ad ascoltare i due capofila del movimento, anche Mario Mauro, insieme a Francesco Storace, Alfredo Mantovano, Fabio Rampelli, Marco Marsilio, Giuseppe Moles, Deborah Bergamini e Marco Taradash. Ma anche gli europarlamentari Carlo Fidanza, Elisabetta Gardini (che conduce il dibattito) e Marco Scurria. Oltre a una presenza a sorpresa (ma non troppo): quella di Mario Vattani, già console italiano a Osaka (richiamato in patria dalla Farnesina per aver partecipato a un festival di rock identitario di Casa-pound) e ora interessato a un progetto che riporti al centro del dibattito la sovranità nazionale. Di certo dal palco vengono dettate condizioni chiare. Una minaccia di scissione riassumibile in tre secchi «no».
«No al sostegno a Monti», «no alla candidatura Berlusconi» a cui pure viene chiesto di continuare a lottare orgogliosamente e in prima persona, «no a un Pdl travolto dagli scandali». Condizioni non negoziabili. Perché come dice la Meloni: «Noi vogliamo un luogo dove poter lottare e trasformare i nostri sogni in realtà. Se quel luogo è il Pdl lo dobbiamo sapere subito. Perché se non lo è siamo pronti a costruirne noi uno nuovo. Con le idee e con chiunque voglia starci».
VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DI GIORGIA MELONI ALLE PRIMARIE DELLE IDEE 16 DICEMBRE 2012


 
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