"Osservo con tristezza l’ennesimo atto di un progetto distruttivo nato all’indomani della vittoria del Pdl alle regionali, quando pensavamo di poterci finalmente dedicare alle grandi riforme di cui necessita il sistema Italia. Solo poche settimane fa il governo ha incassato un voto di fiducia sul programma dei prossimi mesi con l’appoggio e il voto pressochè unanimi dei deputati e senatori iscritti ai gruppi di FLI. La recente apertura di Silvio Berlusconi nei confronti di un patto di legislatura andava proprio nella direzione ripetutamente auspicata dal presidente della Camera e dai suoi. Questa disponibilità sembra, al contrario, aver creato delle difficoltà nel gruppo dirigente di FLI e tra i suoi fan più sfegatati: quella sinistra impotente che vede nella lotta interna al centrodestra l’unica via per sbarazzarsi di Berlusconi. Con la richiesta di dimissioni del Governo Fini chiede l’impossibile: l’apertura di una crisi extra parlamentare, che ricorda in modo sinistro i peggiori giochi di palazzo della prima repubblica. Ma molta acqua è passata sotto i ponti dagli anni ’80. E a Fli non resta che risolvere in parlamento le proprie contraddizioni. A partire dalla prossima settimana non mancherà occasione per votare in Aula contro le riforme proposte dal governo secondo le promesse fatte agli italiani. Toccherà alla classe dirigente di Futuro e Libertà decidere se affondare queste riforme e decretare la fine del governo. Per poi risponderne direttamente davanti ai cittadini. Tutto sommato resto convinta che alla lunga il tempo sia galantuomo, proprio come il popolo italiano".
Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!
lunedì 8 novembre 2010
GIORGIA MELONI: Da Fli un progetto distruttivo.
"Osservo con tristezza l’ennesimo atto di un progetto distruttivo nato all’indomani della vittoria del Pdl alle regionali, quando pensavamo di poterci finalmente dedicare alle grandi riforme di cui necessita il sistema Italia. Solo poche settimane fa il governo ha incassato un voto di fiducia sul programma dei prossimi mesi con l’appoggio e il voto pressochè unanimi dei deputati e senatori iscritti ai gruppi di FLI. La recente apertura di Silvio Berlusconi nei confronti di un patto di legislatura andava proprio nella direzione ripetutamente auspicata dal presidente della Camera e dai suoi. Questa disponibilità sembra, al contrario, aver creato delle difficoltà nel gruppo dirigente di FLI e tra i suoi fan più sfegatati: quella sinistra impotente che vede nella lotta interna al centrodestra l’unica via per sbarazzarsi di Berlusconi. Con la richiesta di dimissioni del Governo Fini chiede l’impossibile: l’apertura di una crisi extra parlamentare, che ricorda in modo sinistro i peggiori giochi di palazzo della prima repubblica. Ma molta acqua è passata sotto i ponti dagli anni ’80. E a Fli non resta che risolvere in parlamento le proprie contraddizioni. A partire dalla prossima settimana non mancherà occasione per votare in Aula contro le riforme proposte dal governo secondo le promesse fatte agli italiani. Toccherà alla classe dirigente di Futuro e Libertà decidere se affondare queste riforme e decretare la fine del governo. Per poi risponderne direttamente davanti ai cittadini. Tutto sommato resto convinta che alla lunga il tempo sia galantuomo, proprio come il popolo italiano".
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