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giovedì 23 dicembre 2010

NOTA DI FABIO RAMPELLI.

 
On. Fabio Rampelli - Deputato Pdl
 Nelle ultime settimane l'attacco sferrato dalla stampa contro Alemanno e l'amministrazione capitolina ha toccato livelli altissimi. Seguo l'attività del Comune di Roma in maniera parziale e limitata alle mie competenze, non conosco la gestione delle società del Campidoglio, conoscevo bene quella dell'era Rutelli e Veltroni: migliaia di assunzioni tra amici e parenti con contratti stellari, aziende al collasso. Conosco lo stato delle finanze capitoline, i 12 miliardi di euro di debiti trovati nel 2008, una finanziaria dello stato, con i quali ci stiamo misurando. Spese allegre, appalti discutibili, forniture economicamente fuori misura, malagestione, sprechi e comportamenti dissoluti. Conosco il silenzio di una stampa che non proferiva verbo, non indagava, non informava, nemmeno sulle migliaia di chiamate dirette per i soliti noti... 
Improvvisamente, ora, si scoprono le assunzioni. Quelle regnante Alemanno sono evidentemente più importanti di quelle – cento volte più numerose – realizzate dai suoi predecessori che, non a caso, non commentano. A quest'attacco che ha per obiettivo il sindaco segue una vera azione di killeraggio fatta su commissione alla quale risponderemo senza paura. Ha iniziato “Repubblica”, giornale di partito poco credibile, ha seguitato “Il Messaggero”, con due paginate volgari dove, insieme al collega Marsilio siamo stati ritratti con tanto di foto, come mai era accaduto nei soli 30 anni in cui svolgiamo la nostra pur visibile attività. Due criminali incalliti...Si potrebbe pensare a un irresistibile 'scoop'... 
Niente di tutto questo. La notizia, falsa e non verificata dal giornalista gruppettaro che l'ha scritta, sarebbe che Stefania Fois, dirigente delle relazioni istituzionali in Atac, sia stata collocata lì perchè mia fedelissima e attuale compagna dell'on. Marsilio. Guadagnerebbe oltretutto più del sindaco. Notizia vecchia e già smentita. Ricapitolando, Stefania Fois non è mia fedelissima per la ragione elementare che l'ho conosciuta di recente, è falso che guadagni più del sindaco, è stata inquadrata nella fascia bassa dei dirigenti, non è stata “raccomandata” da noi ma semplicemente confermata dall'attuale presidente Luigi Legnani nella posizione (relazioni istituzionali) che, per lui, ha sempre svolto da 11 anni nel secondo gruppo italiano di trasporto “Ferrovie nord”, è da poco più di un anno la compagna di Marsilio, il che significa che il suo rapporto professionale con Legnani è di molti anni precedente a quello, sentimentale, con il collega del PdL. Legnani è professionista serio e molto accreditato che potrebbe svolgere un ruolo più efficace in Atac se fosse utilizzato per la sua incomparabile esperienza. Qualcuno, maliziosamente, contesta le deleghe della Fois relative all'ufficio stampa, non essendo giornalista. Ovviamente si omette di dire che questa delega, non richiesta, era accorpata nella macrostruttura “relazioni istituzionali, esterne e comunicazione” già disegnata dal precedente amministratore. Ma le domande a questo punto s'impongono: 
perchè Il Messaggero consegna nelle mani di noti e faziosi giornalisti di sinistra la politica capitolina? 
Perchè non ha scelto professionisti più imparziali? 
Perchè ha sferrato l'attacco ad Alemanno? 
Perchè pubblica una notizia vecchia di due settimane, già smentita, dandole ingiustificata evidenza? 
Perchè, nonostante ciascuno di noi abbia rapporti con gli artefici dei pezzi, nessuno è stato chiamato prima della pubblicazione dell'articolo, non fosse altro per chiedere conto della veridicità delle informazioni ricevute e dare diritto di replica? 
Perchè i pochi e taroccati casi balzati alle cronache, che qualcuno ha ritenuto ci riguardassero, hanno avuto un'evidenza dieci volte superiore a quella di altri, altrettanto arbitrariamente coinvolti? 
Mi rifiuto di pensare che questo patetico assalto sia legato a un pervicace tentativo di avere buoni rapporti con tutte le categorie produttive, senza farsi comprare da nessuna di queste. Mi rifiuto. Tuttavia mi corre l'obbligo di elencare poche esemplificative battaglie, alcune ancora in corso, che ci hanno animato. Tanto per dare un'idea degli interessi che abbiamo toccato, ricordando che spesso sia la sinistra che certa pseudo destra hanno assistito silenziose alle nostre 'crociate', quando non le hanno ostacolate...
1) La decennale e vittoriosa battaglia contro la cementificazione della Tenuta di Tor Marancia, nel Parco dell'Appia antica, dove la sinistra prevedava, con l'iniziale accordo di una parte del centrodestra – in zona pregiata – la realizzazione di 2 milioni di metri cubi di cemento; 
2) quella, fallita, per tentare di bloccare l'espansione della città su terreni che avevano una ben determinata proprietà immobiliare sul quadrante sud, che sta costringendo la collettività a pagare costosissime infratsrutture; 
3) quella che vede – in un momento economicamente critico - sprecare centinaia di milioni di euro nella realizzazione di una seconda città dello sport a Tor Vergata, quando sarebbe stato sufficiente investire un decimo delle risorse per restaurare e compleatre la già esistente città dello sport del Foro italico, invidiataci da tutto il mondo; 
4) quella per bloccare lo scempio di Tor Pagnotta, sul quale siamo solo riusciti a imporre tagli per circa 200.000 metri cubi al sindaco Veltroni; 
5) quella, fallita, per impedire che un servizio strategico come l'autoporto della Bufalotta fosse cancellato per lasciare il passo a residenziale e commerciale, per la gioia del proprietario che ha visto incrementare di centinaia di milioni il proprio profitto con un fulmineo cambio di destinazione d'uso; 
6) quella, ancora in corso e per noi irrinunciabile, per il controllo pubblico dell'Acea; 
7) quella contro la realizzazione del gassificatore di Malagrotta e la proliferazione di inceneritori inquinanti per i cittadini, inutili alla soluzione del problema rifiuti, ma utili a moltiplicare profitti per i soggetti promotori, avv. Cerroni e Acea; 
8) quella vittoriosa, ma dura e difficile, per annullare lo scandaloso mega-appalto per la manutenzione stradale in regime di concessione, "stranamente" vinto da una cordata guidata dal famigerato imprenditore Romeo, insieme a noti gruppi romani; 
9) quella per impedire che le migliaia di euro del Cip 6, parte della bolletta energetica che dovrebbe essere destinata al finanziamento delle fonti di energia rinnovabile, vengano orientati su raffinerie di petrolio e inceneritori, contro le direttive Ue; 
10) quella per stroncare il collaudato condizionamento di alcuni editori sulla politica capitolina, attraverso un uso improprio degli organi d'informazione.Diversamente da chi dà notizie infondate o tendenziose, utili solo a patetici depistaggi, e da chi le pubblica in maniera subdola, non ho nulla da nascondere. 
Dormirò ogni notte sonni tranquilli, almeno io. Continueremo a reggere la trincea di una politica legata all'etica, ad alimentare questo bel 'capriccio' della politica italiana, fatto di passione, onestà, progetto, radicamento sociale. Il fango, oltre a finire in tribunale per riscattare la nostra onorabilità, scivola sul piano inclinato della nostra indifferenza. Giusta è, dunque, la direzione del nostro agire. Forza.

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