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mercoledì 17 febbraio 2010

MAURIZIO SACCONI: Il piano nazionale per gli immigrati sarà la via italiana all'integrazione.



“Il piano nazionale per gli immigrati sarà una via italiana all’integrazione, rifiutando tanto il modello dell’assimilazionismo arrogante quanto quello del multiculturalismo indifferente". Così si è espresso il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intervenendo in tema d’immigrazione.

"Tutti e due questi modelli hanno generato conflitto. Noi preferiamo il modello che abbiamo chiamato dell’identità e dell’incontro, che è la sottolineatura della nostra identità e delle nostre radici, in funzione dell’incontro con altre identità e culture".
Con riferimento a quanto accaduto anche a Milano, in via Padova, il ministro del Welfare ha osservato che "Bisogna creare uno sviluppo urbano quanto più integrato, evitando processi espulsivi che poi determinino la presenza di soltanto componenti immigrati di una sola o di più etnie separate dalla comunità. E’ la parete bianca senza crocifisso, è l’indifferenza che genera conflitto. E’ dall’autismo sociale, quindi dall’indifferenza che nasce il conflitto".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

giovedì 19 novembre 2009

E' inaccettabile che alcuni deputati del Pdl presentino il DDL sul voto ad immigrati con l'opposizione.




"E’ inaccettabile che su un tema così delicato quale quello riguardante il tema della concessione del voto alle elezioni amministrative agli immigrati residenti in Italia da cinque anni alcuni colleghi appartenenti al gruppo del PDL abbiano preso l’iniziativa di presentare un disegno di legge firmato con esponenti di tutti i gruppi dell’opposizione, senza che la presidenza del gruppo sia stata minimante interpellata e tenendo conto che questa proposta non è contenuta nel programma di governo".  Lo ha affermato Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl che ha osservato: "D’altra parte la materia non rientra in quelle riguardanti la bioetica, come il testamento biologico, sulle quali vige la libertà di coscienza. Ricordiamo che in una riunione dell’ufficio di Presidenza i coordinatori nazionali del partito avevano preannunziato che si sarebbe svolta una riunione dell’organismo dirigente del partito, vista l’esistenza di diversi pareri sull’argomento. Evidentemente va fatta una scelta politica ricorrendo all’unico strumento decisionale possibile, quello costituito dal metodo democratico. Di conseguenza invitiamo i coordinatori nazionali a convocare riunioni degli organismi statutari che discutano e decidano. In assenza di riunioni dell’Ufficio di Presidenza, ed eventualmente della direzione, su tutte le questioni in discussione, si verifica una situazione nella quale si sovrappongono le posizioni più diverse senza che si sappia qual’è la linea del partito, con conseguenze negative. Auspichiamo la continuità dell’opera di governo, l’unità del PdL e l’omogeneità della maggioranza. Per favorire questo risultato è indispensabile che ci sia una sede, quella degli organismi di partito, di discussione e di decisione. In caso diverso nel PdL non ci sarà certo un 'regime da caserma', ma quello che De Gaulle chiamava 'lo chanlit', con i rischi conseguenti che sono stati evocati ieri dal Presidente Schifani, che noi francamente vorremmo evitare visto che pensiamo alla passione politica dei militanti e degli elettori del PdL che ci hanno votato nel 2008 sulla base di un preciso programma che nessuno ha il diritto di annullare, nè con iniziative unilaterali nè con azioni cosiddette bipartisan. Noi riteniamo che esistano tutte le condizioni per andare avanti. Esistono opinioni comuni su tutti i problemi principali da parte di una larghissima maggioranza sia dei gruppi parlamentari, sia del PdL, aldilà della stessa origine da Forza Italia, da AN e dagli altri partiti che si sono ritrovati nella formazione del partito unitario fondato sulla leadership politica e di governo di Silvio Berlusconi".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

venerdì 23 ottobre 2009

LA PROVINCIA DI CROTONE TENDE LA MANO AGLI IMMIGRATI.






Su proposta del Presidente del Consiglio Provinciale Benedetto Proto e dell’Assessore alle Politiche sociali Salvatore Pane, si è tenuto nella mattinata di ieri un incontro con le associazioni che operano nel settore dell’immigrazione. Incontro che ha avuto un esito decisamente positivo, ed al quale hanno preso parte anche il vice presidente del Consiglio provinciale Antonio Scigliano, il Presidente della III Commissione Pietro Caligiuri, i consiglieri Alessandro Carbone, Maria Maio, i dirigenti provinciali del settore, il Sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole ed il consigliere comunale di Crotone Francesco Pesce con deleghe all’Immigrazione. L’incontro è scaturito dalla volontà comune di affrontare l’emergenza immigrazione scoppiata in modo violento negli ultimi periodi nel nostro territorio. Dal dibattito è emersa la consapevolezza che il problema principale sia dato dalla scarsità di tempo avuto dagli enti locali per fronteggiare le conseguenze scaturite dall’apertura dei centri di accoglienza. Non è facile, infatti, gestire in termini di sensibilizzazione dei cittadini e di creazione di strutture di accoglienza, un fenomeno che comporta la presenza giornaliera di centinaia di immigrati nei centri urbani. Dagli interventi che si sono succeduti è apparsa subito chiara la necessità di coinvolgere maggiormente, in termini di impegno finanziario, il governo centrale, in quanto un problema di ordine europeo e nazionale è ricaduto interamente sulle spalle di enti territoriali fragili sia dal punto di vista economico che organizzativo. Le associazioni che da anni operano con mille difficoltà nel settore hanno manifestato la volontà di collaborare partendo dall’unanime convinzione che il problema debba essere affrontato preliminarmente sotto l’aspetto culturale. Una tesi questa che è stata proposta da Pesce e che Carbone intende sostenere con decisione. La finalità principale ed ultima è quella di affrontare in maniera sinergica e con decisione il fenomeno dell’immigrazione e colmare il divario infrastrutturale e di accoglienza che gli ospiti riscontrano fuori dal centro. Comuni come Crotone ed Isola Capo Rizzuto attualmente non sono attrezzati per accogliere gli immigrati, le associazioni offrono le proprie idee e le proprie competenze per iniziare, seppur in ritardo, un percorso che possa portare dall’accoglienza all’integrazione. Nell’incontro sono state avanzate molte proposte concrete ed in particolare l’istituzione di un coordinamento che coinvolga gli Enti Locali, le associazioni ed anche il mondo scolastico per affrontare in modo serio, pragmatico e soprattutto snello, il problema dell’integrazione.

Giovane italia
circolo "Giorgio Almirante"