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lunedì 1 marzo 2010

Meeting della Gioventù, una marea di giovani acclama il futuro governatore della Calabria.



Una folla festante di 5.000 giovani ha invaso il Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, con 70 pullman provenienti da tutta la Calabria, per l’apertura della campagna elettorale di Giuseppe Scopelliti. I giovani assiepano la sala, ma molti , tantissimi seguono l’evento in video conferenza , nell’atrio antistante e su un maxi schermo posizionato all’ingresso della struttura. La presentazione è stata affidata al duo “Misefari-Battaglia” insieme a Francesco Facchinetti. A rendere il clima più festoso ci hanno pensato anche le esibizioni dei giovani cabarettisti, Pasquale Caprì e Gennaro Calabrese. Una data storica quella del 27 febbraio 2010, anche perché mai nessun candidato alla guida della Regione, ha iniziato la campagna elettorale incontrando i giovani, quasi a voler assorbire le energie positive in vista di una sfida importante per il futuro della Calabria.
“Siamo qui davanti a migliaia di giovani, che non hanno colore politico e non conoscono steccati : sono i giovani della Calabria che non vogliono più delegare niente e nessuno - ha affermato Scopelliti, nel corso del suo intervento - c’è una voce narrante - ha aggiunto Scopelliti - che ci dice che noi siamo fieri e orgogliosi di essere calabresi : è questo il nostro simbolo identitario. Quello che ci lasciamo alle spalle è un quinquennio di liti, lacerazioni, di vecchia politica, di ritualita’ tribale, di 5% dei fondi comunitari persi. Non ne vogliamo parlare più. Non possiamo inseguire il niente pensando da qui al prosismo decennio perchè in ogni angolo della Calabria c’è la sete di partecipare, la fame di contribuire, il sogno di proiettare questa terra nel Mediterraneo. Abbiamo il triste primato - ha proseguito Scopelliti - di avere la disoccupazione più alta d’Europa, il reddito più basso, la più alta incidenza di povertà delle famiglie: è questo il bilancio che ci lascia il passato. E’ caduto il muro di Berlino, è cambiato il mondo. Cadrà anche questo cancro terribile che si chiama ‘Ndrangheta e che è il nemico numero uno di tutti i calabresi. Promettono posti all’Arpacal, alle Asp - ha detto ancora Scopelliti - pensando che questo sia il metodo contrattuale per parlare con i giovani : la cultura della meritocrazia li sconfiggerà. Non possiamo più consentire che ogni anno partano 30-40 mila giovani calabresi verso il nord perchè questa è la sconfitta generazionale che condanna il passato.
Chi pensa che i giovani siano un problema non ne sa codificare il linguaggio. Scopelliti ha anche messo in evidenza come le grandi profesisonalità formate debbano essere utilizzate nella rivoluzione burocratica, il master della Regione. Emergenza frane, emergenza ambientale, emergenza sanitaria - ha detto ancora Scopelliti - è quello che ci lascia Loiero. Il 2005 ebbe la fiducia dei calabresi che voleva cambiare e sperava in un minimo di discontinuità: questo quinquennio ha fatto scivolare la nostra Regione nel baratro dell’insipienza. Il Governo Prodi ha bloccato l’alta velocità per la Calabria , ma noi la completeremo a breve , riaffermando la centralità dello sviluppo Non andremo a Roma con il capo chino ma con proposte, progetti. Idee moderne. Infrastrutture, trasporti, progetti Por non più sponda, una sanità con manager che non abbiano mai amministrato, il rapporto simbiotico nella formazione con le università, la coesione di tutte e cinque le province intorno al capoluogo regionale, Catanzaro, e nel contesto di un forte rilancio delle singole identità. Questi sono i punti salienti del mio programma di Governo. Nei prossimi giorni vedrete scritto il nostro programma che sarà giovane, dinamico e che rappresenterà una novità per il Meridione. La Calabria sarà sede di importanti istituzioni dell’asse Mediterraneo e avrà un’agricoltura da esportare in tutto il mondo. I giovani di questa terra non sono in vendita: non ci sono promesse elettorali da consumare, il tempo è scaduto ed il passato gerontocratico è già alle spalle".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

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