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mercoledì 29 settembre 2010

La Giovane Italia vuole le scuse di Bossi.

"VOGLIAMO LE SCUSE DI BOSSI!" Così Dichiara Marco Perissa, segretario della direzione nazionale della Giovane Italia."Le battute del ministro Bossi - prosegue - ci lasciano senza parole. I ministri della Lega ogni giorno dimostrano con il loro lavoro e quindi nella praticità, il loro interesse nel far crescere e migliorare la nostra amata Italia.
Le sue parole, inopportune e improprie, offendono tutti coloro che hanno combattuto per rendere Roma e l’Italia così grandi nel mondo, e tutti coloro che quotidianamente, per spirito di sacrificio e di amore, dedicano la loro vita a costruire e cambiare questa nostra Patria.Speriamo quindi che questa polemica si concluda nel più breve tempo possibile con le scuse del leader leghista, e a Bossi ricordiamo che offendere Roma significa innanzitutto rinnegare se stessi e la propria storia.”

Mentre Cesare Giardina Presidente del circolo di Roma aggiungge:
"Eravamo a conoscenza del complesso di inferiorità del Ministro Bossi nei confronti di Roma, ma questa volta abbiamo raggiunto il patetico. Questa battuta, da film trash anni 80, non è solo un
offesa a Roma e ai Romani ma a tutto quello che Roma rappresenta. Città universale, faro di civiltà per l'Italia unità e capitale delle radici cristiane che caratterizzano l'intera Europa.
Sono ormai anni che proviamo a spiegare ai leghisti l'importanza della nostra città, già 5 anni fa inviammo un libro sulla storia di Roma a Bossi, purtroppo con scarsi risultati. Evidentemente, la voglia di leggere del ministro è pari alla voglia di studiare del figlio, per questo ci rassegniamo ad ascoltare questi ormai troppo frequenti deliri, rispondendo con una goliardica canzone romanesca “Ma che ce frega ma che ce importa...”

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