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giovedì 1 marzo 2012

Encomio per il carabiniere insultato, aggredita troupe di CorriereTv. Gasparri: “Pagina ignobile”.




Una scintilla, un movimento fuori posto, un accenno di reazione e probabilmente si sarebbe assistito all’ennesima battaglia furibonda nel cuore della Val di Susa. “Ho fatto solo il mio dovere”. Si è limitato a pronunciare queste parole, nella telefonata ricevuta dal comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli, il carabiniere che oggi ha ricevuto un encomio solenne per il suo “lodevole comportamento” di ieri in Val di Susa, dove è stato ripetutamente insultato da un manifestante impegnato in una penosa parodia dell’eroe solitario, aspirante martire, di piazza Tien An Men. Il generale Gallitelli lo ha chiamato al telefono per complimentarsi personalmente “per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate”. Un gesto e una compostezza che, oltre all’encomio dei vertici dell’Arma, hanno suscitato ammirazione e plauso tra le forze politiche.



Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, parlando di “una pagina ignobile che rende solo l’idea delle meschine e violente motivazioni che muovono la minoranza no Tav”, ha così commentato l’episodio di ieri: “Quello che sta accadendo in questi ultimi giorni in Val di Susa è vergognoso. La protesta – ha detto ancora Gasparri – è legittima finché è civile. Ma non si può cedere il passo all’insulto ed alla provocazione vigliacca. Esprimo convinta solidarietà all’Arma ed in particolare al carabiniere che ieri è stato bersaglio di un presunto manifestante, provocato ripetutamente mentre svolgeva il suo lavoro, ma che ha saputo mantenere – ha concluso – un contegno esemplare non cedendo in alcun modo all’offesa”.

Il clima che si respira nella valle è incandescente e, ad essere presi di mira dai manifestanti sono anche i giornalisti impegnati a documentare quanto sta accadendo. I due operatori di Corriere.tv che hanno girato le immagini del faccia a faccia tra il manifestante No Tav e il carabiniere insignito dell’encomio solenne, sono stati vittima questa mattina di un’aggressione. Secondo quanto riporta il Corriere.it, “La troupe di H24 che per Corriere Tv riprende in diretta la protesta in Valsusa è stata aggredita intorno alle 12 a Chianocco. Una trentina di ragazzi a volto coperto – si legge sul sito del quotidiano – hanno circondato i due operatori, li hanno fatti scendere dall’auto di servizio. I due sono stati minacciati, gli è stato intimato di consegnare le chiavi del mezzo dove avevano il materiale per fare le riprese che è stato danneggiato. I due sono autori del video sulle ingiurie di un militante No Tav a un carabiniere. Gli aggressori si sono fatti consegnare le telecamere, le attrezzature tecniche e i telefoni cellulari. Prima di allontanarsi, hanno tagliato le gomme dell’automobile. I due operatori – si legge ancora – stanno bene”.

Un episodio censurato anche dall’Associazione Stampa Subalpina. Secondo il sindacato dei giornalisti, “l’aggressione alla troupe di Corriere.tv in Valsusa, che fa seguito a quella di lunedì scorso al collega della Stampa Marco Accossato, malmenato mentre stava raccogliendo informazioni sulle condizioni di salute di Luca Abbà, segna una ulteriore tappa nell’escalation di violenza nei confronti dei giornalisti da parte di frange del movimento No-Tav”. L’Associazione Stampa Subalpina ricorda che “il compito dei giornalisti, a maggior ragione in una vicenda complessa e delicata come quella della Tav, è quello di informare i cittadini con il massimo dell’obiettività. Per questo non possono essere accettate intimidazioni di sorta a maggior ragione da parte di un movimento che più volte si è appellato ai mezzi di comunicazione per far conoscere le proprie ragioni. La libertà d’informazione – conclude il sindacato dei giornalisti – è un valore assoluto, chi non rispetta questo principio si pone al di fuori delle regole democratiche”.

giovedì 26 novembre 2009

GASPARRI: Lancio un pubblico appello a favore dellla raccolta firme per l'estradizione di Battisti.





"L’Alta Corte brasiliana si è espressa chiaramente sul caso Battisti. L’ex terrorista 'rosso', condannato per aver compiuto o essere stato tra i mandanti di quattro omicidi negli anni ’70, deve essere estradato e scontare la sua pena in Italia. Lancio un pubblico appello, che rivolgo anche ai parlamentari ed ai rappresentanti delle istituzioni, affinché si mobilitino per sensibilizzare il presidente Lula ad attuare le decisioni del Supremo tribunale brasiliano".
Lo ha affermato in una nota il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, nel lanciare la raccolta di firme per l’attuazione della sentenza della Suprema Corte brasiliana nella home page del suo sito internet www.gasparri.it
"L’Italia è legata da rapporti di amicizia con il Brasile, ha rispetto per le autorità brasiliane, ma chiede che decisioni e sentenze siano osservate. Il caso Battisti non è politico, ma giudiziario. Non è stato condannato per le sue idee politiche, ma perché è un assassino e come tale va trattato, senza sconti, nel rispetto delle vittime e dei loro familiari".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

giovedì 22 ottobre 2009

L' Europa boccia la sinistra!





Nulla di fatto sulla libertà di stampa. Il parlamento europeo ha bocciato la risoluzione sulla libertà di stampa in Italia. La risoluzione del Partito democratico (presentata dai gruppi Socialista & amp; Democratico, Alde, Verdi e sinistra), che sosteneva che in Italia la libertà di stampa è a rischio, denunciando pressioni governative, è stata bocciata per tre voti di scarto (335 sì, 338 no e 13 astensioni). Il capodelegazione degli eurodeputati del Pdl nel Ppe, Mario Mauro, aveva spiegato la posizione del suo gruppo, che ha deciso di presentare una sua propria risoluzione oltre a quella dei gruppi del centrosinistra e dichiara"Il voto di oggi al Parlamento europeo sulla libertà di stampa in Italia si risolverà solo in una condanna morale verso il nostro Paese che non servirà assolutamente ad aprire un dibattito serio sulla concentrazione dei media in Europa. E la responsabilità è tutta del gruppo socialista. Si profila un Parlamento europeo spaccato in due che avrà come risultato quello di rappresentare l’Italia come il ‘mostro’, senza la possibilità di aprire un dibattito serio di respiro europeo, e con il solo obiettivo di colpire il singolo Paese e il suo governo. Il Ppe è pronto a impegnarsi sul fronte di un dibattito sulla concentrazione dei media in Europa. In Europa abbiamo il gruppo Murdoch da 32 miliardi di dollari, il gruppo Bertelsmann da 12,5 miliardi, ma sembra che il gruppo Mediaset da 5 miliardi sia l’unica minaccia per la libertà di informazione. In realtà si vuole solo colpire Berlusconi".
Mentre in Italia il caporuppo al senato del Pdl Maurizio Gasparri commenta così il voto europeo "Direbbe Di Pietro: il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. L’iniziativa sulla presunta mancanza di libertà di informazione in Italia assunta nel Parlamento europeo si è conclusa con una clamorosa bocciatura. I bugiardi faziosi sono stati smascherati. Il tentativo di denigrazione del nostro Paese è miseramente fallito. Di Pietro e la sinistra sono serviti, e si confermano forze marginali, perdenti ed anti-italiane".
Così anche l'Europa boccia questa sinistra antidemocratica che altro non fa che infangare il nome dell'Italia. Ciò conferma che la manifestaione inventatata da Pd e Idv è stata una farsa, una manifestazione contro il nulla.
Ma noi andiamo avanti!

lunedì 5 ottobre 2009

Lodo Mondadori = manipolazione della vittoria elettorale di BERLUSCONI



Mentre la sinistra si sforzava di scendere in piazza per manifestare sul nulla e Idv e Pd davano la peggior prova della loro ridicola alleanza ormai definitivamente rotta, qualche giudice si adoperava con sentenze dettate più dal giudizio e pregiudizio politico che dalla giustizia, la sentenza del giudice Raimondo Mesiano con cui condanna la holding della famiglia Berlusconi al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti.
"È da ritenere 'incidenter tantum' e ai soli fini civilistici del presente giudizio, che Silvio Berlusconi sia corresponsabile della vicenda corruttiva per cui si procede" scrive il giudice.
E’ evidente che l’attacco al Presidente Berlusconi di precisi settori politici e finanziari è concentrico e lungo più direttrici che vanno dal gossip, all’evocazione degli attentati di mafia del ’92, ad altro ancora che si prepara e, adesso a questa sentenza civile dalle proporzioni inusitate ben studiata anche nei tempi.
Ovviamente il beneficiario della sentenza sul lodo Mondadori è Carlo De Benedetti, il vero leader della sinistra editoriale e finanziaria. Infatti la debolezza della sinistra politica è surrogata dalle iniziative giudiziarie, finanziarie e editoriali.
Il tutto avviene mentre lo scandalo reale della Regione Puglia è tenuto coperto usando le D'addario di turno.
"L’obiettivo è sempre quello: manipolare con manovre di palazzo la vittoria elettorale del 2008, che evidentemente non è accettata da una serie di ambienti" ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.
"E’ quanto meno singolare la contestualità di una sentenza sconcertante degna più di Mao che del diritto. C’è un settore della magistratura che, occupandosi di terrorismo islamico o di economia, dimostra di essere formato da un drappello di militanti decisi a scardinare la legalità" afferma il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
Rispetto a tutto ciò il governo e la maggioranza devono svolgere il loro ruolo sostenuto dal consenso della maggioranza dei cittadini.
La libertà di dibattito interno non deve comunque portare a rinchiudersi in se stesso il partito; anzi bisogna cominciare a esaminare l’opportunità di una grande manifestazione popolare.



Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"