Discarica a Scandale per smaltire l'amianto
sabato 17 aprile 2010
La Regione Calabria ha espresso giudizio di compatibilità ambientale favorevole e ha rilasciato l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la realizzazione di una “discarica per rifiuti speciali non pericolosi dedicata esclusivamente allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto” nel comune di Scandale, in località Santa Maria. Il decreto è del 22 febbraio scorso e reca la firma del dirigente generale Giuseppe Graziano e del dirigente di settore Rosanna Squillacioti del Dipartimento Politiche dell’ambiente.
È stata la ditta Ecolsystema srl a chiedere, nel maggio 2009, l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale e il rilascio dell’autorizzazione integrale ambientale per la discarica che accoglierà rifiuti contenenti amianto per un volume di circa 450 mila metri cubi. A gestire l’impianto sarà la stessa ditta fermo restando il rispetto delle condizioni, i valori limite di emissione e le prescrizioni gestionali contenute nell’Aia e nel Piano di monitoraggio e controllo. Il progetto ha incassato, infatti, i pareri favorevoli con prescrizioni del Nucleo Via – Vas – Ippc, del Comune di Scandale, dell’Asp di Crotone, del Dipartimento Agricoltura foreste e forestazione riguardo il rischio idrogeologico. Spetterà poi all’Arpacal, in base all’articolo 11 del decreto legislativo 59/2005, verificare la conformità dell’impianto accertando il rispetto delle condizioni dell’Aia, la regolarità delle misure di prevenzione dell’inquinamento, gli obblighi di comunicazione da parte gestore in caso di incidenti che potrebbero compromettere lo stato di salute dell’ambiente circostante.
Quello di Scandale è il primo impianto autorizzato allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto nella provincia di Crotone. Fino ad oggi, infatti, smaltire questa tipologia di rifiuto è stato molto oneroso, soprattutto in termini di trasporto, sia per le società che intervengono nelle operazioni di bonifica che per i cittadini. Non a caso l’abbandono di rifiuti contenenti amianto è diventata una norma nel nostro territorio, con tutti i rischi per la salute che può comportare la fibra del minerale se abbandonato a cielo aperto e in cattivo stato di conservazione.
Il Piano provinciale dei rifiuti, sebbene non abbia ancora recepito il Piano regionale del 2007, evidenzia la necessità di prevedere “la realizzazione di un impianto dedicato, almeno per far fronte alla domanda provinciale”. Nello stesso Piano regionale è scritto che la Calabria “dovrà prevedere almeno tre discariche con precise caratteristiche geologiche per il conferimento di manufatti in cemento-amianto, al fine di ridurre i costi di trasporto”.
L’impianto che gestirà la Ecolsystema srl è di piccole dimensioni e, sperando che non diventi luogo di smaltimento per l’amianto di tutta la Calabria, come in passato lo è stato per altre tipologie di rifiuti, il territorio crotonese dovrebbe far fronte alle proprie esigenze, o meglio essere autosufficiente secondo i canoni del Piano dei rifiuti, evitando che coperture e serbatoi vari, in stato di degrado, vengano abbandonati sia in città che nelle strade di campagna con danni all’ambiente e alla salute della popolazione.
Rosa Bilotta, responsabile del Servizio ambiente dell’Asp sostiene che “gli effetti dannosi dell’amianto sulla salute sono noti e il problema deve essere affrontato, se la produzione di manufatti in amianto è ormai bandita, rimane il problema della bonifica e della messa in sicurezza”. “Al momento la procedura di smaltimento in discarica – evidenzia la Bilotta - è la soluzione allo smaltimento illegale e abusivo perché se l’amianto contenuto nei rifiuti è friabile aumenta la pericolosità per l’ambiente e la salute umana, è necessario, dunque, innescare un obiettivo virtuoso puntando alla gestione del rifiuto nel nostro territorio per eliminare le discariche abusive e l’abbandono illegale”.
MARIA ROSARIA PALUCCIO
La Giovane Italia di Scandale
con chiarezza e fermezza
esprime il suo
NO
a questa discarica!
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