Gli ultimi giorni ci hanno definitivamente dimostrato la solitudine politica che il territorio di Crotone, ormai, attraversa da anni. La proposta di abolire la provincia è stata l’ennesimo scippo tentato nei confronti di un territorio che paga le scelte scellerate di governi nazionali e regionali, che rivolgono le loro attenzioni a territori numericamente più importanti. Ci saremmo aspettati da parte dei nostri Deputati ed Onorevoli regionali tutti, una presa di posizione netta a difesa non di una provincia ma della nostra regione, è stato invece uno spettacolo desolante assistere al rumoroso silenzio dalla quasi totalità dei rappresentanti nazionali e regionali. Non si può che prendere atto che la rappresentanza crotonese alla Regione ha dimostrato, invece, una compattezza che è andata al di là dei colori politici. Importante è stato senza dubbio l’intervento del Presidente Scopelliti che ha capito il grave scippo che si stava perpetrando ai danni dei calabresi. L’azione forte messa in campo dal Presidente Zurlo ha poi consentito di dare una svolta decisiva alla vicenda, ha coinvolto tutti i sindaci del territorio in una protesta formale che ha visto consegnare le proprie fasce al Prefetto di Crotone, un segno inequivocabile di protesta. La vicenda sicuramente non finirà qui, già assistiamo ad altre proposte bizzarre, abolire le province sotto i 400 mila abitanti, da parte di personaggi alla disperata ricerca di visibilità. La verità è che nessun governo mette le mani dove ci sono i veri sprechi, le famose Regioni e Province a statuto speciale non hanno più nessun motivo di esistere, le ragioni storiche che hanno portato a questa scelta non esistono più. I compensi di consiglieri regionali,sindaci e presidenti di province autonome sono tra i più alti d’Italia,. Il gettito fiscale è trattenuto per il 90% da queste regioni, addirittura la Sicilia il 100%. Perché ? L’Italia è una nazione unica, per tutti gli stessi diritti, doveri e vantaggi. Invece di inventare soluzioni fantasiose basterebbe semplicemente aprire gli occhi alla realtà. Qualcuno si è mai chiesto cosa accadrebbe a privare una realtà come Crotone del Comando provinciale dei Carabinieri, Guardia di finanza,Questura,Prefettura? Credo di no. Le vicende di questi ultimi giorni quindi ci devono anche far riflettere sul ruolo dei partiti e della politica in generale. Un grande partito come il PDL,numericamente parlando, non può lasciare l’iniziativa a singoli Deputati ed ignorare le legittime richieste e critiche che vengono dal territorio. Non si può pensare di continuare un percorso politico in una grande forza che fa contare i propri tesserati a secondo la grandezza del territorio. L’Italia si avvia verso il federalismo, sarebbe opportuno copiare questa forma di governo per l’organizzazione del partito, quindi avere un partito nazionale ed uno locale che sono indipendenti ed ognuno agisce per le proprie competenze. Si eviterebbero così tante spiacevoli situazioni che non fanno altro che acuire divisioni all’interno del partito, che molto spesso si trasformano in correntismo esasperato. Ad oggi il PDL ha dimostrato di non poter essere un movimento popolare e territoriale. Crotone insieme ad altri numerosi comuni della provincia si avvia verso il rinnovo dei consigli comunali, serve uscire dall’isolamento sociale e politico nel quale ci hanno trascinato, occorre un alleanza, politicamente omogenea che possa andare oltre i partiti nazionali.
Umberto Caputo
PDL
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