"La mafia è già in ginocchio: i leader storici di Cosa Nostra sono decaduti e sono in carcere, in 41 bis. Poichè è in ginocchio, il nostro obiettivo è stenderla a terra e liberarci della mafia al più presto possibile".
Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha sottolineato l’importanza della "antimafia delle leggi e dei fatti" che hanno consentito, al governo Berlusconi, di arrivare a "grandi risultati, sul fronte di arresti, sequestri e confische di beni" ai danni di Cosa Nostra. Alfano ha più volte elogiato e ringraziato il procuratore capo di Palermo, Messineo, per "il tris di arresti, Raccuglia, Nicchi e Fidanzati, che ha consentito la decapitazione della mafia": Mai, mai, mai si era sentito dire finora che non si riesce a capire chi comanda in Cosa nostra a Palermo, chi governa la mafia, perchè tutti i capi sono stati arrestati. Al 6 dicembre i detenuti al 41 bis erano 644: con quello che firmerò immediatamente per Nicchi, diventeranno 645, record storico di detenuti mafiosi al carcere duro. Quello precedente risaliva alla fine del 2001. In 580 giorni di Governo i 41 bis firmati dal sottoscritto sono stati 167, con quello di Nicchi diventeranno 168; se si aggiungono i 779 prorogati, fanno in totale 946. Di questi solo 67 sono stati annullati dai tribunali di sorveglianza, un dato praticamente dimezzato rispetto agli anni precedenti. Personalmente, ho riapplicato il 41 bis in 16 casi su 61, con una assunzione di responsabilità diretta e personale, basandomi su istruttorie che contenevano nuovi elementi, e tutti per figure criminali di primo piano".
Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"
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