Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in visita in Mauritania, rispondendo alle dure critiche mosse dalle autorità egiziane nei confronti dell’Italia riguardo alle violenze esplose a Rosarno. Frattini ha sottolineato che "Il problema, certamente, non è con l’Egitto" e che proprio al Cairo, sabato prossimo, è pronto a discutere della vicenda con il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit. Frattini ha escluso che le accuse del Cairo siano legate alla condanna contro la strage dei cristiani copti avvenuta una settimana fa nel sud dell’Egitto. "Questo non c’entra assolutamente niente. L’Italia, e io personalmente, abbiamo il dovere di evocare il diritto dei cristiani ad essere non solo non perseguitati ma anche di professare la loro religione", ha aggiunto il ministro precisando di essersi persino "congratulato con l’Egitto per avere prontamente arrestato i responsabili. Semmai ho lodato la prontezza della reazione egiziana". Per il ministro degli Esteri, la strada per uscire dalle problematiche legate all’immigrazione è quella dell’applicazione "delle regole europee che io stesso da commissario ho fortemente voluto e che il governo italiano sta applicando. Si all’integrazione di coloro che entrano regolarmente, espulsione che non rispettano le leggi. Lo dice l’Europa e l’Italia deve rispettare queste regole europee".
Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"
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