"Sogno una vera riforma tributaria. Come quella che avevamo immaginato nel ’94. Con due sole aliquote. E adesso stiamo studiando tutte le possibilità per realizzarla". Lo ha affermato il presidente Berlusconi in un colloquio con 'Repubblica' durante il quale ha annunciato che dal 12 gennaio sarà a Palazzo Chigi per "riannodare tutti i fili" politici.
"Credo che si debba in primo luogo riprendere il lavoro ordinario del governo. Da lunedì sarò a Palazzo Chigi e riannoderò tutti i fili. Ho intenzione in primo luogo di incontrare il presidente della Repubblica. Parlerò con tutti i ministri e mi confronterò con i gruppi parlamentari e gli organismi dirigenti della maggioranza."
"Ci sono delle emergenze. Come la riforma tributaria, la riforma della giustizia e la riforma istituzionale. Con Tremonti stiamo studiando una riforma tributaria. Un progetto che avevamo indicato già nel 1994. Noi vogliamo un sistema che dia ordine, che sia meno confuso. Che non obblighi i contribuenti a rivolgersi al commercialista per pagare le tasse. Serve una semplificazione complessiva. Stiamo studiando tutte le possibilità per arrivare alla fine a questo sistema. Sarebbe più razionale. Di certo, non abbiamo alcuna intenzione di aumentare le tasse. Ecco, questa è l’unica cosa impossibile"."Al Paese interessano le riforme. Noi stiamo uscendo da una crisi economica che ci è venuta addosso. Una crisi davvero straordinaria che non ha colpito solo noi. Un crollo da cui ci stiamo risollevando, anche prima degli altri. E dobbiamo fare in modo che tutti escano da questa situazione. Il 2010 e’ l’anno in cui possiamo uscire definitivamente dalla crisi.
Dobbiamo procedere con attenzione. Sappiamo che ripartiamo ogni anno con 8 miliardi di interessi passivi. Una cifra impressionante. Noi, però, sappiamo che a questo punto non torneremo indietro. Ma forse le ho detto pure troppo".
Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"
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