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sabato 30 gennaio 2010

Giorgia Meloni: meritocrazia e opportunità – Proposta l’istituzione in città di una “Scuola per il management e la creatività del Mediterraneo”


Un ministro in città. Una scena poco usuale, a dire il vero. Ancor di più se si pensa che il ministro in questione – Giorgia Meloni – ha compiuto 33 anni da due settimane esatte. La responsabile del dicastero della Gioventù arriva a corso Mazzini intorno alle 15. La mattinata l’ha trascorsa a Reggio, per l’importante riunione di governo che s’è tenuta in riva allo Stretto. Sulle sponde del Crati, invece, l’attende l’incontro “Generazione creativa” con Fausto Orsomarso e altri dirigenti locali del Pdl, come Giacomo Mancini, Vincenzo Adamo (capogruppo a Palazzo dei Bruzi), Sergio Strazzulli (capogruppo 3. circoscrizione) e Angelo Brutto (responsabile provinciale “Giovane Italia”). Orsomarso e la Meloni, del resto, hanno condiviso un percorso politico che affonda le sue radici nelle vecchie formazioni “under 30″ di Alleanza Nazionale. Dunque, quale occasione migliore per lanciare la candidatura al consiglio regionale di un amico? «In questa sfida delle Regionali – afferma la Meloni – tengo particolarmente alla Calabria e alla realtà cosentina, perché qui si sta materializzando una storia che noi abbiamo costruito e difeso. Il comprendere che si stanno mettendo dei mattoncini importanti ci aiuta rispetto alla stanchezza e alle privazioni che la politica comporta. Stiamo vincendo la sfida più bella che la politica possa regalare, che non è mai la sfida a sostegno di una bandiera ma la trasformazione di quella stessa bandiera in qualcosa che possa cambiare la vita delle persone». Il ministro della Gioventù, poi, reagisce agli stereotipi che etichettano i ragazzi del Sud come svogliati e disinteressati rispetto alla vita pubblica in genere: «È vero che, in Calabria, lo 0,9 per cento dei giovani impegnati in politica rappresenta una cifra molto bassa, ma non bassissima rispetto al passato. Bisogna però guardare anche ai ragazzi impegnati nel terzo settore e nel volontariato, capendo che ci troviamo di fronte ad una generazione coraggiosa. Oggi non c’è più il boom economico, ci sono molte meno opportunità e l’era della precarietà spingerebbe molti a dedicarsi solo a se stessi. Invece c’è chi ha ancora il coraggio di pensare anche agli altri». La Meloni, con il suo inconfondibile accento capitolino, batte il tasto sulla necessità di potenziare le pari opportunità, soprattutto in territori svantaggiati come il nostro. «Non bisogna costruire – sottolinea il ministro – uguaglianza in arrivo, come si è fatto nel passato, ma dal punto di partenza. E per fare questo bisogna abbattere le rendite di posizione. Ai giovani deve essere ben chiaro che non ci devono essere né scorciatoie né raccomandazioni». Il ministro ha anche evidenziato quanto sia importante la valorizzazione della cultura d’impresa, a fronte dei tanti ragazzi che sognano di aprire un’attività in proprio. Ma la condizione imprescindibile per realizzare tutto questo non può che essere il superamento delle disuguaglianze generate da un sistema che spinge oggi, come affermato da Fausto Orsomarso, oltre 65 mila giovani calabresi a lasciare la propria terra. Da questa consapevolezza nasce il progetto di aprire a Cosenza una “Scuola per il management e la creatività giovanile”. Un piccolo ma importante passo per cercare di fermare quell’emorragia di esperienze, capacità e intraprendenza che rende la Calabria e il Cosentino sempre più poveri.

Fonte: Gazzetta del Sud

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

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