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martedì 1 novembre 2011

Ezra Pound.



EZRA POUND

Ezra Pound nasce il 30 Ottobre 1885 a Hailey nell'Idaho (USA). Viene da una famiglia di Puritani del New England e Quaccheri della Pennsylvania. La famiglia lascia il Far West e si stabilisce nei pressi di Filadelfia (Philadelphia) dove Pound risiede fino al trasferimento a Rapallo nel 1929. Nel 1898 compie il suo primo viaggio in Europa con la famiglia. Nel 1901 si iscrive all'Università di Pennsylvania in "Arts and Letters". Studia le lingue romanze e scopre i poeti provenzali cui in seguito dedicherà numerosi studi e traduzioni. Nel 1906 ottiene una borsa di studio, viaggia in Europa, Spagna e Italia. Torna in America ma non gli viene rinnovata la borsa di studio, dopo quattro mesi di insegnamento come docente di letteratura spagnola e francese in un'Università dell'Indiana, è invitato a dare le dimissioni perché il suo stile di vita è ritenuto troppo "bohemien". Nel 1908 s'imbarca per l'Europa con 80 dollari in tasca (considererà sempre l'optimum per uno scrittore possedere solo ciò che entra in due valigie). Va a Londra, Parigi, Venezia, pubblica i suoi primi libri di poesia. Conosce ed aiuta in tutti i modi artisti poeti musicisti. Nel 1913 la vedova del grande filologo Ernest Fenellosa gli affida i manoscritti del marito. Inizia così la trasposizione delle poesie cinesi. Nel 1914 diventa segretario del poeta irlandese Yeats, infaticabile sostenitore di Joyce e impone la pubblicazione delle prime poesie di Eliot. Intanto la sua attenzione poetica si concentra sui Cantos. Nel 1925 si trasferisce da Parigi a Rapallo dove resterà stabilmente fino al 1945 dedicando le sue energie alla stesura dei Cantos e alle traduzioni di Confucio. Nel 1931-32 intensifica gli studi economici e la sua polemica contro le manovre economiche internazionali.
Negli anni '30 rivolse i suoi interessi sempre più alla politica e all'economia, pubblicando un saggio dal titolo ABC dell'Economia, e Jefferson e/o Mussolini, opera in cui dava un'interpretazione liberale e artistica del  
Duce d'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale, dal 1941 al 1943, Pound realizzò a Roma per la radio italiana numerose trasmissioni in inglese in cui difendeva il Fascismo e accusava gli angloamericani e la finanza internazionale di aver provocato la guerra contro i paesi che si erano ribellati al giogo dell'usura. Trasmise in Gran Bretagna e Stati Uniti, queste trasmissioni gli valsero un'incriminazione per tradimento da parte del governo americano.
Durante la Repubblica Sociale Italiana (Ottobre 1943 - Aprile 1945) continuò la sua attività giornalistica e compose due Canti in italiano (72-73) in cui ribadiva la solidarietà al Fascismo: famoso è il verso "Rimini arsa e Forlì distrutta" (Canto LXXII), in cui deplora i bombardamenti Alleati nella città del Duce e nella sua provincia.
Il 3 maggio del '45 due partigiani vengono a prelevarlo, viene condotto al comando alleato da lì, dopo due settimane di interrogatori, viene trasferito a Pisa nelle mani della polizia militare. Per tre settimane è rinchiuso in una gabbia di ferro, esposto al sole di giorno e agli accecanti riflettori di notte. Trasferito poi sotto una tenda, gli viene concesso di scrivere. Compone i Canti Pisani. Viene trasferito a Washington, dichiarato traditore, viene richiesta per lui la pena di morte. Al processo viene dichiarato infermo di mente e rinchiuso per dodici anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth. Incominciano a circolare petizioni da parte di scrittori ed artisti da tutte le parti del mondo e si fanno sempre più insistenti le proteste contro la sua detenzione. Nel '58 viene liberato, si rifugia presso la figlia a Merano. Escono i suoi Cantos, partecipa invitato a numerose attività artistiche e letterarie, mostre, convegni a livello internazionale accolto con tutti gli onori.
Nel 1972, l'1 Novembre muore a Venezia dove è sepolto.

FRAMMENTI CRITICI

Basterebbe considerare la frequenza con la quale nelle Università americane ed europee vengono presentate o richieste tesi di laurea sull'opera di Ezra Pound per convincersi dell'attualità del cantore dell'impossibile e dei suoi insegnamenti non soltanto letterari.
Un dettaglio fondamentale non va dimenticato quando si parla delle posizioni ideologiche di Pound: la sua follia, sancita con editto democratico. Era stato decretato pazzo (sistema in uso anche nelle altre "democrazie", quelle socialiste) non tanto per la sua  adesione al Fascismo, quanto per aver individuato nel materialismo della "usurocrazia" (la manipolazione del denaro cartaceo che produce denaro) la causa principale della degenerazione sociale e, dunque, anche delle guerre. 
Ufficialmente imperdonabile. Ma con un carico di rimorsi che spingeva con urgenza nell'anima dell'Occidente. Come quel Premio Nobel assegnato nel 1948 ad Eliot che abbondantemente sottintendeva anche un riconoscimento all'autore dei Cantos, in quel periodo ristretto ed umiliato nel manicomio di St. Elizabeth.
Non era stato Eliot a celebrare Pound "il miglior fabbro" delle sue poesie? Molti sono infatti i componimenti di Eliot cui Pound mise mano per la stesura definitiva. Non va dimenticato che la stima di Pound per Eliot giunse al punto di vederlo entusiasta promotore di una colletta che assicurasse all'amico l'otium letterario, senza preoccupazioni di ordine economico, una volta abbandonata la banca per la poesia. 
Del resto il precedente riconoscimento indiretto a Pound tramite il Nobel ad Eliot ha fatto scuola negli anni sessanta con il Nobel a S. Becket che sottintendeva un riconoscimento a Joyce, altro grande della letteratura mondiale scoperto e sostenuto da Pound, da questo poeta generoso che ha saputo consegnare agli onesti seguaci di tutte le fedi una ricetta infallibile per la verifica della bontà dei valori in cui ciascuno crede :"Se un uomo non è disposto a rischiare qualcosa per i suoi ideali, o i suoi ideali non valgono niente, o non vale niente lui".
Fra i tanti messaggi che il poeta moralmente martirizzato ci ha consegnato, uno, in particolare desideriamo ricordare nella presente circostanza, perché ci sembra il più idoneo a testimoniare la continuità di quello che siamo stati in quello che cerchiamo di essere e soprattutto in quello che speriamo di divenire. Un messaggio che è anche una raccomandazione alle generazioni in corsa verso il futuro: "tutte le età sono contemporanee". Ed è qui il segreto dell'intramontabilità dei nostri ideali. 
All'attualità di Ezra Pound alla cultura del nostro tempo e del tempo che verrà, valga quel che il poeta disse al termine della sua esaltante avventura terrena sul letto di morte: "La commedia è finita, gli applausi dureranno secoli ed io li ascolterò dalla casa dell'Eterno"


Qui riportiamo un suo Canto "Contro L'Usura" che a nostro avviso è molto attuale in questo periodo...


INTRODUZIONE AL CANTO XVL

Pound avvertì che una caratteristica del sistema industriale sta nell'accentuarsi della dicotomia tra economia naturale ed economia finanziaria. 
Ora, dal 1931, occupandosi febbrilmente della politica del suo paese, e seguendo un costume tipico della democrazia americana, Pound aveva preso a scrivere a senatori e membri del Congresso, per indurli a convincersi che l'uso innaturale e scorretto della ricchezza produceva sulla nazione un'influenza perversa.
Indicando in Jefferson, il presidente degli Stati Uniti che aveva redatto la Dichiarazione d'Indipendenza nel 1776, il "principe giusto d'America", vedeva, al contrario, in Rooswelt, che riteneva influenzato negativamente dall'alta finanza, il campione d un regime politico - economico corrotto: "L'ordine civico sorge dall'ordine etico", ribadirà nel 1944, e citerà ancora una volta Confucio: " Il tesoro di una nazione è la sua onestà".
Pound combatteva l'idea che la moneta fosse trattata come merce, criticava la sua tesaurizzazione. 
In pratica si richiamava all'idea aristotelica di usura, fatta propria anche dalla tradizione cristiana, secondo la quale l'interesse sui prestiti di denaro sarebbe un peccato contro natura, pur senza spingersi all'estremo di condannare ogni attività finanziaria.
Per lui l'usura è "una tassa prelevata sul potere d'acquisto senza riguardo alla produttività", e sovente senza riguardo persino alla possibilità di produzione, come dice nel Canto XLV (45). 

CONTRO L'USURA 

Con usura nessuno ha una solida casa 
di pietra squadrata e liscia 
per istoriarne la facciata, 
con usura 
non v'è chiesa con affreschi di paradiso 
harpes et luz 
e l'Annunciazione dell'Angelo 
con le aureole sbalzate, 
con usura 
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine 
non si dipinge per tenersi arte in casa 
ma per vendere e vendere 
presto e con profitto, peccato contro natura, 
il tuo pane sarà staccio vieto 
arido come carta, 
senza segala né farina di grano duro, 
usura appesantisce il tratto, 
falsa i confini, con usura 
nessuno trova residenza amena. 
Si priva lo scalpellino della pietra, 
il tessitore del telaio 
CON USURA 
la lana non giunge al mercato 
e le pecore non rendono 
peggio della peste è l'usura, spunta 
l'ago in mano alle fanciulle 
e confonde chi fila. Pietro Lombardo 
non si fe' con usura 
Duccio non si fe' con usura 
nè Piero della Francesca o Zuan Bellini 
nè fu "La Calunnia" dipinta con usura. 
L'Angelico non si fe' con usura, nè Ambrogio de Praedis, 
nessuna chiesa di pietra viva firmata :"Adamo me fecit". 
Con usura non sorsero 
Saint Trophine e Saint Hilaire, 
usura arrugginisce il cesello 
arrugginisce arte ed artigiano 
tarla la tela nel telaio, nessuno 
apprende l 'arte d'intessere oro nell'ordito; 
l'azzurro s'incancrena con usura; non si ricama 
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling 
usura soffoca il figlio nel ventre 
arresta il giovane amante 
cede il letto a vecchi decrepiti, 
si frappone tra giovani sposi 
CONTRO NATURA 
Ad Eleusi han portato puttane 
carogne crapulano 
ospiti d'usura. 


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