Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

mercoledì 29 dicembre 2010

CASO BATTISTI, Perissa e Giardina (Giovane Italia): Saremo al fianco di Torregiani


“Siamo pronti a scendere in piazza al fianco di Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso nel 1979, che oggi assiste come noi ad un indecente spettacolo di giustizia fai-da-te. L’accorato appello del familiare di uno delle vittime ci coinvolge in prima persona e non può lasciare indifferente chi crede nell’affermazione della giustizia. Il caso di Cesare Battisti, pluriomicida e condannato all’ergastolo in contumacia, non è l’unico, ma è uno di quei tanti casi che ha macchiato l’Italia di rosso, rosso come il sangue delle vittime, ma soprattutto rosso come la vergogna di una certa sinistra che ha provato a garantire impunità a pericolosi terroristi.” dichiara Marco Perissa, segretario del consiglio nazionale della Giovane Italia
“Se il Governo brasiliano concederà l’asilo politico a Battisti, scenderemo in piazza  al fianco di Torregiani, per costruire una grande mobilitazione che coinvolga il Governo e tutta la società civile, chiedendo a gran voce che la giustizia faccia il suo corso, e che quindi Battisti torni in Italia a scontare la sua pena, in quanto sono convinto che questo sia un passo importante verso una reale pacificazione nazionale -continua Cesare Giardina, presidente della Giovane Italia Roma – Abbiamo dovuto subire in questi anni le varie sceneggiate di vittimismo di Battisti e i continui rimandi di Lula sulla sua estradizione, siamo un po’ stanchi di essere presi in giro. Il Brasile si dimostri amico dell’Italia e smetta di credere alle farneticazioni di un terrorista; vogliamo delle scuse a noi, come Italiani e alle famiglie delle vittime, principali spettatori di una giustizia che tutto è tranne che giusta.”

sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE A CHI CREDE...




AUGURI A CHI CREDE CHE E' POSSIBILE CAMBIARE!
AUGURI A CHI CREDE IN UN' IDEA VERA!
AUGURI A CHI CREDE NELLA NOSTRA STORIA, NELLA NOSTRA CULTURA, NELLA NOSTRA TRADIZIONE!
AUGURI A CHI CREDE NELLA NECESSITA' DI SPOGLIARSI DALL'IPOCRISIA!
AUGURI A CHI CREDE IN UNA POLITICA SENZA COMPROMESSI!
AUGURI A CHI CREDE CHE IL DOMANI APPARTIENE ANCORA A NOI!

TU INVECE NON CREDERE SE QUALCUNO TI DIRA' CHE NON SONO PIU' LO STESSO ORMAI
PIOGGIA E SOLE ABBAIANO E MORDONO MA LASCIANO, LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO
E IL VERO AMORE PUO' NASCONDERSI, CONFONDERSI MA NON PUO' PERDERSI MAI.
SEMPRE E PER SEMPRE DALLA STESSA PARTE MI TROVERAI...

BUON NATALE A CHI CREDE...

giovedì 23 dicembre 2010

NOTA DI FABIO RAMPELLI.

 
On. Fabio Rampelli - Deputato Pdl
 Nelle ultime settimane l'attacco sferrato dalla stampa contro Alemanno e l'amministrazione capitolina ha toccato livelli altissimi. Seguo l'attività del Comune di Roma in maniera parziale e limitata alle mie competenze, non conosco la gestione delle società del Campidoglio, conoscevo bene quella dell'era Rutelli e Veltroni: migliaia di assunzioni tra amici e parenti con contratti stellari, aziende al collasso. Conosco lo stato delle finanze capitoline, i 12 miliardi di euro di debiti trovati nel 2008, una finanziaria dello stato, con i quali ci stiamo misurando. Spese allegre, appalti discutibili, forniture economicamente fuori misura, malagestione, sprechi e comportamenti dissoluti. Conosco il silenzio di una stampa che non proferiva verbo, non indagava, non informava, nemmeno sulle migliaia di chiamate dirette per i soliti noti... 
Improvvisamente, ora, si scoprono le assunzioni. Quelle regnante Alemanno sono evidentemente più importanti di quelle – cento volte più numerose – realizzate dai suoi predecessori che, non a caso, non commentano. A quest'attacco che ha per obiettivo il sindaco segue una vera azione di killeraggio fatta su commissione alla quale risponderemo senza paura. Ha iniziato “Repubblica”, giornale di partito poco credibile, ha seguitato “Il Messaggero”, con due paginate volgari dove, insieme al collega Marsilio siamo stati ritratti con tanto di foto, come mai era accaduto nei soli 30 anni in cui svolgiamo la nostra pur visibile attività. Due criminali incalliti...Si potrebbe pensare a un irresistibile 'scoop'... 
Niente di tutto questo. La notizia, falsa e non verificata dal giornalista gruppettaro che l'ha scritta, sarebbe che Stefania Fois, dirigente delle relazioni istituzionali in Atac, sia stata collocata lì perchè mia fedelissima e attuale compagna dell'on. Marsilio. Guadagnerebbe oltretutto più del sindaco. Notizia vecchia e già smentita. Ricapitolando, Stefania Fois non è mia fedelissima per la ragione elementare che l'ho conosciuta di recente, è falso che guadagni più del sindaco, è stata inquadrata nella fascia bassa dei dirigenti, non è stata “raccomandata” da noi ma semplicemente confermata dall'attuale presidente Luigi Legnani nella posizione (relazioni istituzionali) che, per lui, ha sempre svolto da 11 anni nel secondo gruppo italiano di trasporto “Ferrovie nord”, è da poco più di un anno la compagna di Marsilio, il che significa che il suo rapporto professionale con Legnani è di molti anni precedente a quello, sentimentale, con il collega del PdL. Legnani è professionista serio e molto accreditato che potrebbe svolgere un ruolo più efficace in Atac se fosse utilizzato per la sua incomparabile esperienza. Qualcuno, maliziosamente, contesta le deleghe della Fois relative all'ufficio stampa, non essendo giornalista. Ovviamente si omette di dire che questa delega, non richiesta, era accorpata nella macrostruttura “relazioni istituzionali, esterne e comunicazione” già disegnata dal precedente amministratore. Ma le domande a questo punto s'impongono: 
perchè Il Messaggero consegna nelle mani di noti e faziosi giornalisti di sinistra la politica capitolina? 
Perchè non ha scelto professionisti più imparziali? 
Perchè ha sferrato l'attacco ad Alemanno? 
Perchè pubblica una notizia vecchia di due settimane, già smentita, dandole ingiustificata evidenza? 
Perchè, nonostante ciascuno di noi abbia rapporti con gli artefici dei pezzi, nessuno è stato chiamato prima della pubblicazione dell'articolo, non fosse altro per chiedere conto della veridicità delle informazioni ricevute e dare diritto di replica? 
Perchè i pochi e taroccati casi balzati alle cronache, che qualcuno ha ritenuto ci riguardassero, hanno avuto un'evidenza dieci volte superiore a quella di altri, altrettanto arbitrariamente coinvolti? 
Mi rifiuto di pensare che questo patetico assalto sia legato a un pervicace tentativo di avere buoni rapporti con tutte le categorie produttive, senza farsi comprare da nessuna di queste. Mi rifiuto. Tuttavia mi corre l'obbligo di elencare poche esemplificative battaglie, alcune ancora in corso, che ci hanno animato. Tanto per dare un'idea degli interessi che abbiamo toccato, ricordando che spesso sia la sinistra che certa pseudo destra hanno assistito silenziose alle nostre 'crociate', quando non le hanno ostacolate...
1) La decennale e vittoriosa battaglia contro la cementificazione della Tenuta di Tor Marancia, nel Parco dell'Appia antica, dove la sinistra prevedava, con l'iniziale accordo di una parte del centrodestra – in zona pregiata – la realizzazione di 2 milioni di metri cubi di cemento; 
2) quella, fallita, per tentare di bloccare l'espansione della città su terreni che avevano una ben determinata proprietà immobiliare sul quadrante sud, che sta costringendo la collettività a pagare costosissime infratsrutture; 
3) quella che vede – in un momento economicamente critico - sprecare centinaia di milioni di euro nella realizzazione di una seconda città dello sport a Tor Vergata, quando sarebbe stato sufficiente investire un decimo delle risorse per restaurare e compleatre la già esistente città dello sport del Foro italico, invidiataci da tutto il mondo; 
4) quella per bloccare lo scempio di Tor Pagnotta, sul quale siamo solo riusciti a imporre tagli per circa 200.000 metri cubi al sindaco Veltroni; 
5) quella, fallita, per impedire che un servizio strategico come l'autoporto della Bufalotta fosse cancellato per lasciare il passo a residenziale e commerciale, per la gioia del proprietario che ha visto incrementare di centinaia di milioni il proprio profitto con un fulmineo cambio di destinazione d'uso; 
6) quella, ancora in corso e per noi irrinunciabile, per il controllo pubblico dell'Acea; 
7) quella contro la realizzazione del gassificatore di Malagrotta e la proliferazione di inceneritori inquinanti per i cittadini, inutili alla soluzione del problema rifiuti, ma utili a moltiplicare profitti per i soggetti promotori, avv. Cerroni e Acea; 
8) quella vittoriosa, ma dura e difficile, per annullare lo scandaloso mega-appalto per la manutenzione stradale in regime di concessione, "stranamente" vinto da una cordata guidata dal famigerato imprenditore Romeo, insieme a noti gruppi romani; 
9) quella per impedire che le migliaia di euro del Cip 6, parte della bolletta energetica che dovrebbe essere destinata al finanziamento delle fonti di energia rinnovabile, vengano orientati su raffinerie di petrolio e inceneritori, contro le direttive Ue; 
10) quella per stroncare il collaudato condizionamento di alcuni editori sulla politica capitolina, attraverso un uso improprio degli organi d'informazione.Diversamente da chi dà notizie infondate o tendenziose, utili solo a patetici depistaggi, e da chi le pubblica in maniera subdola, non ho nulla da nascondere. 
Dormirò ogni notte sonni tranquilli, almeno io. Continueremo a reggere la trincea di una politica legata all'etica, ad alimentare questo bel 'capriccio' della politica italiana, fatto di passione, onestà, progetto, radicamento sociale. Il fango, oltre a finire in tribunale per riscattare la nostra onorabilità, scivola sul piano inclinato della nostra indifferenza. Giusta è, dunque, la direzione del nostro agire. Forza.

martedì 21 dicembre 2010

BUON COMPLEANNO GIOVANE ITALIA SCANDALE.


Giovane Italia Scandale
QUEL CHE CONTA
(AURORA)
 
Qui la vita non va come vuoi tu
mentre il tempo ruba la tua gioventù
e la vita che volevi dove sarà?
Cosa hai costruito ora fino qua.
La smania che senti e non va più via
allora tu, pensi no, così non va

Noi un po’ pazzi noi ribelli 
noi che ardiamo dentro 
di Rabbia e di Amore pieni noi 
che non ci fermiamo mai 
nella notte sulla strada, 
senza sonno inquieti noi 
mentre un fuoco dentro va, 
mentre un fuoco dentro va

È stato solo Amore a condurti qua
alle volte è dura ma è giusto così!
Infondo che importa se non cambierà
infondo quel che conta è essere qui

Noi un po’ pazzi noi ribelli 
noi che ardiamo dentro 
di Rabbia e di Amore pieni noi 
che non ci fermiamo mai 
nella notte sulla strada, 
senza sonno inquieti noi 
mentre un fuoco dentro va, 
mentre un fuoco dentro va 

Sono passati cinque anni da quel giorno in cui c'incotrammo per costruire passo dopo passo il nostro destino.
Con la stessa Rabbia e lo stesso Amore continueremo qui, sempre dalla stessa parte, a lanciare la nostra sfide alle Stelle!!!


AUGURI GIOVANE ITALIA.
IL FUTURO E' QUI !!!

sabato 18 dicembre 2010

IO NON SONO MAFIOSO!

 

In seguito ai continui appellativi che vengono attribuiti alla nostra cittadina sentiamo l'obbligo, quale forza politica di questo Paese, a far sentire forte la voce di dissenso.
L'omologazione continua alla cui la stampa ha relegato la popolazione del nostro paese, ha fatto riflettere il gruppo politico del PDL di Isola Capo Rizzuto, portandolo alla decisione di organizzare una manifestazione in difesa della DIGNITA' e dell'ORGOGLIO di appartenenza a ISOLA, sottolineando a gran voce il fatto che la gran parte della popolazione non può essere additata come ‘ndranghetista.
Continuiamo a chiederci il perché di questa forte attenzione dei media nei confronti del nostro Paese per i soli aspetti negativi. A chi giova affinché l'intera popolazione sia intesa e vista come assoggettata alla costumanza mafiosa?
Tema fondamentale della manifestazione sarà quello di mettere in evidenza ciò che la stampa non dice e che pur sapendo non scrive o non fa vedere in televisione, come le tante iniziative nel campo associazionistico, imprenditoriale turistico-alberghiero ed agricolo, nelle politiche dell'accoglienza e delle iniziative di sostegno alle fasce deboli della popolazione in cui il nostro paese è leader.
La manifestazione pur essendo organizzata da una forza politica ben identificata non vuole in nessun modo porsi in contrasto con nessuno e tantomeno con forze politiche o le istituzioni, essa vuole solo risvegliare l'orgoglio di appartenenza a questo territorio di un intero popolo che si deve trovare attraverso le tante cose belle che nel tempo è riuscita a realizzare.
Per questo chiediamo una partecipazione disinteressata a tutti i cittadini nella sue variegate composizioni politiche e sociali invitando chiunque ad abbandonare propositi di strumentalizzazione che sicuramente non faranno bene alla cittadinanza.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI
DOMENICA 19 DICEMBRE
Piazza BERLINGUER (Caserma dei Carabinieri) ore 16.00
per avviarsi in corteo e confluire in piazza ROMA.

Il Popolo della Liberà
Coordinamento di
Isola di Capo Rizzuto

giovedì 16 dicembre 2010

L'amministrazione comunale di Scandale stabilizza gli LSU e gli LPU.



L'amministrazione comunale di Scandale aprrova la stabilizzazione di LSU e LPU in segiuto alla partecipazione del bando regionale.
Il sindaco Fabio Brescia
Ai margini della seduta di giunta il sindaco Fabio Brescia afferma "Questa era una promessa che l'amministrazione comunale ha mantenuto" prosegue "Qualunque sia la risposta della regione Calabria verranno comunque stabilizzati tutti anche con fondi comunali".
In questo periodo di crisi ci fa piacere vedere un'amministrazione che lavora per stabilizzare economicamente famiglie del nostro paese che d'ora in avanti non saranno più turbate dall'insicurezza salariale ma staranno tranquille sulla base del lavoro fisso.
Insomma questo ci sembra un bel regalo di Natale che il Sindaco ha voluto fare a queste famiglie.
A noi non resta che augurare loro un buon lavoro e la speranza di migliorare sempre di più i servizi all'interno del palazzo Comunale.

mercoledì 15 dicembre 2010

Il Governo Ottiene la fiducia e la sinistra scatena il caos a Roma.


Il Governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia con 314 voti contro 311, due astenuti. I deputati presenti erano 627, i votanti 625 e 2 le astensioni. La maggioranza richiesta era di 313 voti. "Sono sereno ora come lo sono sempre stato"  ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lasciando Montecitorio tra gli applausi e gli abbracci dei deputati Pdl in Transatlantico alla Camera.
Il premier ha poi parlato del colloquio avuto al Quirinale con Napolitano: "Il Capo dello Stato vuole che il governo vada avanti ma che sia piu’ solido possibile. Un tentativo di allargamento della maggioranza credo che sia possibile sia nei confronti dell’Udc, ma anche verso altri gruppi in parlamento come i democristiani di sinistra che sono nel Pd".
Intanto nel centro di Roma quei bravi ragazzi di sinistra, appartenenti ai centri sociali, fanno violenza, devastazioni, linciaggi, pestaggi. 
La nuova deriva di questa gente è ben descritta dai video: nessuna idea o minima conoscenza delle riforme ma solo scontri da stadio. Il loro credo è riassumibile in poche righe: farsi una gita di un giorno, provocare incidenti, assaltare le forze dell’ordine, distruggere e deturpare qualsiasi cosa incontrino nel loro giro di violenza. Poi il giorno dopo tutti a vantarsi con gli amici di aver tirato un sanpietrino addosso a un poliziotto o di aver appiccato il fuoco a una camionetta della Guardia di Finanza.
Questi sarebbero il futuro dell’Italia? Un’accozzaglia di deprimenti esponenti di centri sociali e studenti che si sfogano al grido di “assaltiamo la città o uccidiamoli tutti”?
Mentre la sinistra parla di Infiltrati....
A Bersani che Sabato scorso gridava "Vergogna" , diciamo sia il caso di biasimare i suoi...

VERGOGNA!

martedì 7 dicembre 2010

Giovane Italia Crotone sulla manifestazione del PdL del 5 dicembre a Roma.

 

La Giovane Italia Crotone, guidata da Fabio Federico, Presidente provinciale e da Umberto Caputo, dirigente regionale, insieme a molti militanti e al Vice-Presidente della Provincia di Crotone, Gianluca Bruno, hanno partecipato domenica 5 Dicembre alla grande manifestazione organizzata dall’associazione Fratelli d’Italia dal titolo “Italia, Avanti” all’Auditorium Conciliazione di Roma. L’evento, a cui hanno aderito le numerose fondazioni e associazioni vicine al Popolo della Libertà, e che ha visto anche un intervento telefonico del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato aperto da un toccante video sul tema della fedeltà, che ha rappresentato il tema centrale dell’incontro.  Il video “Sempre e per sempre”, ispirato all’omonima canzone di De Gregori, è stato voluto per sottolineare la lealtà e l’appartenenza agli stessi valori in cui il centrodestra si riconosce.
Tante le personalità politiche che sono intervenute, dall’Onorevole Fabio Rampelli e al Ministro della Gioventù Giorgia Meloni organizzatori dell’evento, dal vice coordinatore del PdL Ignazio La Russa al Ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, ma ancora di più le persone comuni venute da tutt’Italia  animate dalla loro voglia di affermare il loro netto no ad un rimpasto di governo, contro ogni forma di governo definito “di responsabilità” privo di una leadership forte e nelle mani di partiti di minoranza incompatibili tra loro e incapaci di produrre un progetto coerente e lineare.
Italia Avanti per difendere la volontà delle urne e il rispetto della sovranità popolare; per ribadire la nostra opposizione a “terzi poli” di promiscua provenienza.
Vogliamo l’Italia del merito della riforma Gelmini, l’Italia che sostiene le piccole e medie imprese, le giovani coppie, l’Italia della tradizione che difende la famiglia e la vita, dal concepimento fino alla morte.
“L’Italia che vogliamo – dichiara Umberto Caputo - non si trova nei defezionisti finiani ma all’interno del Popolo della Libertà e nel suo movimento giovanile. Siamo tornati da questa manifestazione carichi di entusiasmo e voglia di fare, e con le idee chiare sulle manifestazioni da mettere in campo sin da subito, perché noi siamo i giovani che fanno e non si perdono in inutili e sterili polemiche.

Fabio Federico
Presidente Provinciale Giovane Italia Crotone

martedì 30 novembre 2010

GRANDE MANIFESTAZIONE DI POPOLO!

Ultimamente c'è chi va dicendo in giro che la Destra italiana è morta... Che il Popolo della Libertà non ha futuro... C'è qualcuno che pensa di essere il proprietario esclusivo del futuro... C'è chi ha tradito Valori ed Ideali... Ci sono tanti, donne, uomini, ragazzi, che si stanno piano piano disilludendo di una politica fatta di gossip e pettegolezzi...

Ma c'è anche chi crede ancora. Nelle nostre Idee e nella nostra Gente. Chi...
non ha mai smesso un attimo di pensare che "Il Domani Appartiene a Noi". Che vuole essere protagonista del Futuro, al di là delle sigle, dei partiti e dei politici... Una Comunità che da sempre marcia unita e che oggi vuole crescere e diventare punto di riferimento per tutto il proprio popolo...

Il 5 dicembre, a Roma, noi saremo li... Con una classe dirigente che si è formata nei movimenti giovanili, nelle strade, nelle piazze, nelle scuole e nelle università e che oggi vuole diventare traino e valore aggiunto per il Popolo della Libertà... Con Giorgia Meloni, Fabio Rampelli... Con la Destra del fare... Con le nostre Idee e con... LA NOSTRA GENTE!


PER INFO DA SCANDALE CONTATTARE 
ANTONELLO VOCE 
Cell. 328.0853834

domenica 28 novembre 2010

Scelto il nuovo logo per la Giovane Italia!

 
 
Si è concluso il 30 ottobre scorso il sondaggio online per scegliere il simbolo della Giovane Italia.  La scelta è ricaduta sull'ala tricolore. L'ala per noi rappresenta la volontà di raggiungere alte vette, è la sintesi ideale della sfida che questa generazione ha nei confronti della politica nazionale e più in generale di una società che molto spesso ci dipinge come dei giovani senza aspirazioni e senza passioni, bamboccioni senza nessuna possibilità di crescita. 
 
Sta a noi, ora dimostrare di essere all'altezza 
di questa nuova sfida!

giovedì 25 novembre 2010

DISCARICA DI AMIANTO: CON RABBIA E CON AMORE!

 
ANTONELLO VOCE - dirigente provinciale GI
Sono trascorsi sette mesi e ancora non riusciamo a vedere uno spiraglio di luce per risolvere una questione che tanto ci sta a cuore, impedire la realizzazione di una discarica di amianto in loc. Santa Marina. Lo slogan ideale della Giovane Italia Scandale in questi lunghi mesi di battaglia è stato “con Rabbia e con Amore”,  Rabbia per i torti che la nostra gente è costretta a subire e Amore per la nostra Terra, con rabbia e con amore continueremo a ribadire il nostro "NO" alla realizzazione di questo impianto. Noi crediamo che la strada da intraprendere per vincere questa battaglia sia politico-istituzionale e non tecnico-giuridico, per questi semplici motivi.
Da quanto disposto dal Consiglio Regionale nel 2005 con la delibera numero 315 di approvazione del Piano energetico ambientale regionale che dice: Considerata la significativa presenza sull’intero territorio crotonese di numerosi impianti industriali di trattamento rifiuti con forte impatto ambientale si esclude la possibilità di autorizzare l’ubicazione sul detto territorio di ulteriori impianti di trattamento, trasformazione, conservazione e smaltimento di rifiuti di ogni genere, o suoi derivati” Tale disposizione esclude qualsiasi tipo di discarica. Ancora oggi  non riusciamo a capire come abbia fatto la precedente Giunta regionale di sinistra a non tenere in considerazione tale emendamento rilasciando i relativi permessi, considerato anche la presenza di aziende agricole e di abitazioni nei pressi del luogo dove dovrebbero nascere il succitato impianto.
Dopo la grande manifestazione di popolo svoltasi Domenica scorsa a Scandale abbiamo gridato  a coro unanime il “No” di un intero popolo che è stanco di subire queste decisioni prese contro la sua volontà.
E’ un anno e mezzo che la Giovane Italia Scandale spende le sue energie contro la realizzazione di discariche tutte concentrate nel suo comune, Giammiglione e ora Santa Marina.
Siamo stanchi di tutto ciò e chiediamo ai nostri amministratori di starci vicino in questa lunga battaglia come già hanno fatto, con delibere di consiglio provinciale e comunale, ma chiediamo semplicemente di applicare l’emendamento della delibera n°315 del Consiglio Regionale del 2005.
Infine diciamo al consigliere provinciale di minoranza Barberio che secondo noi è uno sbaglio chiedere le dimissione del Sindaco di Scandale. Non crediamo che un commissario prefettizio o chi possa fare qualcosa per impedire la realizzazione dell’impianto o sappia gestire meglio la questione. Il Sindaco di Scandale  con delibera consiliare, votata all’unanimità, ha detto “NO” a questa discarica, ha firmato l’esposto alla Procura della Repubblica, il comune sta retribuendo i due avvocati del comitato cittadino per il ricorso e si è impegnato a sospendere i lavori che la ditta aveva iniziato.
Pertanto finiamola di fare campagna elettorale e concentriamoci tutti insieme per impedire la realizzazione di questo impianto, la salute e la tutela di una popolazione va ben oltre i colori politici.

Antonello Voce
Dirigente Provinciale
Giovane Italia Crotone


domenica 21 novembre 2010

MOBILITAZIONE POPOLARE CONTRO LA DISCARICA DI AMIANTO !!!

 
  
Non é una protesta, non é un’utopia;
é una presa di coscienza,
é una rabbia che é anche mia;
é un popolo che si desta dal sonno e dal torpore
e scaglia il suo dissenso sui signori del potere...

OGGI ALLE 18:00 LA GIOVANE ITALIA DI SCANDALE PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE PER DIRE
NO ALLA DISCARICA DI AMIANTO 
IN LOCALITA' SANTA MARINA.
IL CORTEO PARTIRA' DA PIAZZA CONDOLEO 
SINO A PIAZZA OBERDAN. 

mercoledì 17 novembre 2010

Non sto con Fini o Berlusconi, sto con l'Italia che vuole vincere, sto con la mia gente.

di Fabio Rampelli.


On. Fabio Rampelli - Deputato PDL
Non sto con Fini o Berlusconi, sto con la mia gente. Quella che ha combattuto per affermare una visione spirituale della vita e del mondo, che crede in Dio, un Dio qualunque purché sia, che promuove l'dentità italiana e la difende dall'aggressione di altre tradizioni, culture, religioni che arricchiscono il mondo, tutte rispettabili e bellissime, ma diverse dalla nostra. Il tema di oggi non è più come garantire l'integrazione nella grande stagione dei flussi migratori, ma come preservare le identità, cioè la ricchezza del mondo, nell'era della globalizzazione e nel rispetto dell'integrazione. Emergenza trascurata a causa della 'coda di paglia' figlia della furia totalitaria e razzista del secolo scorso. I veri statisti, se fossero tali, non rinnegherebbero i valori occidentali per avere accesso ai salotti radical-chic, non si arrenderebbero a un destino di mescolanze destinate a peggiorare il pianeta nei prossimi cento anni, ma assumerebbero le azioni necessarie a salvaguardare e promuovere le differenze tra i popoli. La politica dei respingimenti alle frontiere e quella degli ingressi programmati per gli immigrati con regolare contratto di lavoro ribadisce che 'rigore e accoglienza' possono convivere.
Sto con la gente che si emoziona quando una vita scocca, fin dal concepimento, e vuole difenderla anche quando potrebbe scomparire su un letto d'ospedale grazie a un'iniezione, perchè la vita appartiene a se stessa e al Signore.
Sto con la gente che ama l'indipendenza della nostra nazione e non accetta ordini dalle multinazionali dell'energia, che ricorda con ammirazione Enrico Mattei, rivendica gli accordi dell'Italia con Russia e Libia perché fanno risparmiare le famiglie e rendono più competitive le nostre imprese, che ribadisce di non essere una colonia, nè un mercato da saccheggiare e non intende pagare l'energia 100 volte quel che vale. Se ci hanno dichiarato guerra e finanziano i nostri oppositori è il segnale che siamo sulla giusta strada.
Sto con la gente che non crede giusto insegnare il Corano nelle scuole e vuole combattere la segregazione delle donne, anche con il divieto di indossare il velo integrale. Sto con chi ambisce a una giustizia giusta e politicamente neutrale, che desidera un potere giudiziario che sappia essere un ordine dello Stato e non un contro-potere che destabilizza lo Stato. Sto con la famiglia tradizionale, papà, mamma e figli, senza stravaganze, senza adozioni tra persone di uno stesso sesso. Chi è omosessuale ha il diritto di fare della sua vita ciò che vuole ma ha il dovere di lasciare in pace la famiglia e i bambini.
Sto con la gente semplice che quando la sinistra parla sistematicamente bene della destra si disorienta, non capisce, che quando un pezzo di maggioranza vota come l'opposizione si sente tradita e si dispera perchè vede allontanarsi la prospettiva di un 'paese normale'.
Sto con la gente che ha forgiato la sua sensibilità ambientalista scagliandosi contro la speculazione senza compromessi, che si è sporcata i piedi nel fango delle alluvioni, le mani nell'immondizia degli arenili degradati, la faccia sul fumo dei boschi in fiamme nel tentativo di salvarli dagli incendi. L'ecologia della responsabilità contro l'ambientalismo opportunista in giacca e cravatta.
Una domanda s'impone: se la Lega nord usasse il suo ministro degli interni per polemizzare quotidianamente con Umberto Bossi e la sua  linea, ne trarrebbe benefici o subirebbe una caduta di consensi? Ha un senso oggi lamentarsi di uno sbilanciamento verso la Lega dopo averla rafforzata assumendo posizioni incomprensibili e attaccando quotidianamente Governo e PdL?
Sto con la mia gente, con quella che quando ha saputo che una signora Colleoni qualunque ha lasciato il frutto dei sacrifici di una vita ad Alleanza Nazionale, si è emozionata e si è sentita “orgogliosamente diversa”. L'etica nella politica non è uno scioglilingua... Il fatto che in quella casa di Montecarlo viva il fratello di Elisabetta Tulliani è semplicemente disgustoso. Non è un problema di valore immobiliare, non m'interessano i parametri economici né le rilevanze penali: è disgustoso tradire la generosità e la buona fede di una persona che ti lascia tutto prima di morire, considerandoti la sua famiglia. Se abbiamo pagato campagne elettorali, anche nelle scuole e negli atenei, promosso collette tra squattrinati, calmierato sigarette e pizze con gli amici è perchè sapevamo di essere un Movimento povero di denari ma ricco di valori.
Sto con la mia gente, che ha combattuto una vita per affermare che la sovranità popolare è un valore e i governi li fanno i cittadini con il voto, non i Parlamenti con le imboscate e le congiure. Sto con chi è pronto, ancora una volta, a combattere per sconfiggere i trasformisti e i restauratori della prima Repubblica, quelli che, in odio al Cavaliere, vogliono cancellare diritti conquistati negli ultimi vent'anni e, tra questi, quello di decidere chi debba governare, senza deleghe. Combattere è un destino... facciamo rullare i tamburi, la trincea non è il terreno giusto per laicisti ed atei, la trincea e di chi crede.
Non sto con Fini o Berlusconi, sto con l'Italia che vuole vincere, sto con la mia gente!!!

lunedì 15 novembre 2010

Un nostro compaesano riceve una lettera di ringraziamneto da Silvio Berlusconi.

 

Michele Lettieri

Si tratta di Michele Lettieri nostro compaesano emigrato in Germania per motivi di lavoro. Michele, grande sostenitore di Silvio Berlusconi, il 29 Settembre scorso inviò al Presidente del Consiglio una lettera di auguri per il suo compleanno.




Qui la lettera di rigraziamento da parte del Presidente Berlusconi.



GRAZIE PER GLI AUGURI. MA NON SONO COSI' SICURO CHE IL CONTO DEI MIEI ANNIVERSARI SIA PROPRIO GIUSTO! IO, INFATTI, DI ANNI, ME NE SENTO AL MASSIMO TRENTACINQUE!! COMUNQUE, GRAZIE LO STESSO!!!
SILVIO BERLUSCONI

martedì 9 novembre 2010

Ricordare i significati della caduta del muro di Berlino.


Il 9 Novembre di 21 anni fa cadeva il muro di Berlino e con esso il comunismo sovietico e i sogni di molti italiani che vedevano nel “paradiso” comunista una meta di civiltà. La storia ci ha insegnato il contrario, facendoci conoscere gli orrori del comunismo e delle sofferenze dei popoli assoggettati all’ imperialismo rosso.
Il Parlamento italiano ha sancito, con la legge n. 61 del 5 aprile 2005, la “Giornata della libertà”, per ricordare la fine del regime comunista nell’Europa orientale, ma anche per auspicare un ritorno alla democrazia per le popolazioni ancora soggette a regimi totalitari.
A 21 anni dal crollo del Muro di Berlino la Giovane Italia Crotone scende in piazza con i suoi militanti ed i suoi dirigenti per lanciare una campagna di sensibilizzazione verso il ricordo di una giornata importante per la storia moderna e che segnò l’inizio della fine dell’ultima ideologia totalitaria rimasta ancora in piedi dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Fu un evento di importanza straordinaria per la storia dell’umanità, il trionfo della libertà dei popoli europei, attraverso la caduta delle oppressioni comuniste e delle sue ideologie. Occorre onorare e mantenere viva la memoria e i significati più autentici della caduta del muro di Berlino, l’auspicio è che le cose possano cambiare, che i muri dell’intolleranza, dell’oppressione, dell’ingiustizia, dell’omertà possano essere abbattuti, la democrazia e la libertà sono i valori più importanti consegnati alle giovani generazioni.

 Fabio Federico
Presidente Provinciale
Giovane Italia Crotone

Pagine di Storia...


Qui un video con la canzone degli Amici del Vento: Berlino.



MAI PIU' COMUNISMO!

lunedì 8 novembre 2010

GIORGIA MELONI: Da Fli un progetto distruttivo.



"Il discorso di Perugia rappresenta di certo la sconfitta di chi, come me, ha auspicato e operato fino alla fine perchè si giungesse a un nuovo accordo tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi con il fine di portare avanti l’azione di governo e rispettare il mandato ricevuto dagli italiani. Oggi mi sento delusa, amareggiata dai contenuti e dai toni usati dal presidente della camera." Lo ha affermato in una nota il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che ha sottolineato:

"Osservo con tristezza l’ennesimo atto di un progetto distruttivo nato all’indomani della vittoria del Pdl alle regionali, quando pensavamo di poterci finalmente dedicare alle grandi riforme di cui necessita il sistema Italia. Solo poche settimane fa il governo ha incassato un voto di fiducia sul programma dei prossimi mesi con l’appoggio e il voto pressochè unanimi dei deputati e senatori iscritti ai gruppi di FLI. La recente apertura di Silvio Berlusconi nei confronti di un patto di legislatura andava proprio nella direzione ripetutamente auspicata dal presidente della Camera e dai suoi. Questa disponibilità sembra, al contrario, aver creato delle difficoltà nel gruppo dirigente di FLI e tra i suoi fan più sfegatati: quella sinistra impotente che vede nella lotta interna al centrodestra l’unica via per sbarazzarsi di Berlusconi. Con la richiesta di dimissioni del Governo Fini chiede l’impossibile: l’apertura di una crisi extra parlamentare, che ricorda in modo sinistro i peggiori giochi di palazzo della prima repubblica. Ma molta acqua è passata sotto i ponti dagli anni ’80. E a Fli non resta che risolvere in parlamento le proprie contraddizioni. A partire dalla prossima settimana non mancherà occasione per votare in Aula contro le riforme proposte dal governo secondo le promesse fatte agli italiani. Toccherà alla classe dirigente di Futuro e Libertà decidere se affondare queste riforme e decretare la fine del governo. Per poi risponderne direttamente davanti ai cittadini. Tutto sommato resto convinta che alla lunga il tempo sia galantuomo, proprio come il popolo italiano".

domenica 7 novembre 2010

4 NOVEMBRE 2010 Scandale Ricorda i suoi EROI.


Lettura dei Nomi dei nostri Caduti
Come ogni anno Scandale ricorda i suoi Caduti con una semplice ma suggestiva manifestazione organizzata dall'amministrazione comunale e dal Centro Aggregazione Sociale Anziani il quale ospita il nucleo dei Reduci di Guerra capeggiati dal signor Francesco Carvelli. 
Dopo la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei nostri Eroi, Antonello Voce ha dato lettura dei loro nomi seguito dal corteo fino al monumento loro dedicato, dove l'assessroe Rizzuto, in assenza del Sindaco per impegni istituzionali, ha tenuto il suo discorso.

Discorso dell'assessroe Rizzuto
Qui la Gallery realizzata da Antonio Rizzuto:
 4 NOVEMBRE A SCANDALE.

Monumeto dei Caduti

giovedì 4 novembre 2010

4 Novembre 2010 - FESTA DEI CADUTI IN GUERRA, GIORNO DELL'UNITA' NAZIONALE, GIORNATA DELLE FORZE ARMATE



Il 4 Novembre, una data storica per l'Italia. Data in cui si completava, con la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l'Unità d'Italia. Un cammino lungo, durato settant'anni, dalla Prima Guerra d'Indipendenza in avanti.
Un percorso difficile, intrapreso da uno dei Regni preunitari e portato a termine con il concorso convinto della popolazione di tutte le regioni d'Italia, mosse dal desiderio di mettere sotto un'unica Bandiera le sorti della penisola.

Quest'anno, nell'approssimarsi del centocinquantesimo anniversario dell'Unità nazionale, le celebrazioni assumono un aspetto meno rigoroso, per divenire invece un punto di contatto e di incontro fra cittadini e cittadini con le stellette.

Un'occasione per vedere da vicino, mezzi e materiali e conoscere uomini e donne della difesa, attraverso gli appuntamenti che, fra il quattro e il sette novembre, si snoderanno fra concerti delle Bande Militari, "caserme aperte" e dirette TV.
Il programma completo degli eventi è disponibile sul sito della Difesa.


Pagine di Storia...
4 NOVEMBRE 1918 LA FINE DELLA "GRANDE GUERRA"  


PRESENTE! PRESENTE! PRESENTE!

domenica 31 ottobre 2010

La notte di Halloween: Anticamera dell'Occultismo!


Il nome Halloween è indiscutibilmente termine di origine cristiana; è parola composta da hallow, ‘santificare’, ed eve, abbreviazione di evening, ‘sera’. Halloween, insomma, deriva da All Hallow's Eve e vuol dire semplicemente ‘Sera della festa dei Santi’, ‘Vigilia della festa dei santi’.
La chiesa cattolica fa memoria, infatti, l’1 novembre di tutti i santi e la sera del 31 ottobre è appunto la vigilia della festa.

Ma per il mondo dell'occulto (stregoneria, satanismo, divinazione, cartomanzia ecc.) rappresenta ha un significato macabro che sarebbe meglio evitare.

Per saperne di più clicca su questo Link:
COSA E' VERAMENTE LA FESTA DI HALLOWEEN

Giovane Italia Scandale scende in piazza per la liberazione dei coniugi LIU.

  
OGGI DALLE 18:00 ALLE 20:00 IN PIAZZA MUNICIPIO LA GIOVANE ITALIA SCANDALE MANIFESTA PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DEI CONIUGI  LIU



APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI LIU XIAOBO E DI SUA MOGLIE LIU XIA.

Liu Xiaobo è un ex-professore universitario di filosofia a Pechino. La sua vita è stata contraddistinta dalla battaglia in difesa della libertà di stampa, chiedendo la liberazione di giornalisti e dissidenti imprigionati, pubblicando su internet e a mezzo stampa saggi sul potere dei media in Cina e sull’onnipotente partito comunista.
 

In un articolo per Reporters sans frontières, nel marzo 2004, Liu hascritto: *“I media elettronici in Cina e all’estero aiutano a superare la censura imposta dal Partito comunista cinese (…) In questo gioco di divieti, risposte e ulteriori divieti, lo spazio della gente per il diritto di espressione è in crescita millimetro dopo millimetro. Più la gente avanza, più le autorità diventano repressive. Non è lontana l’epoca in cui la frontiera della censura potrà essere abbattuta e la gente domanderà pubblicamente la libertà di espressione.”*

*Le battaglie condotte hanno però in realtà avuto solo un effetto contrario, cioè la perdita della sua libertà. La sua persecuzione inizia nel 1989, col primo arresto per aver difeso pubblicamente il movimento democratico degli studenti; nel 2004 gli vengono staccate le connessioni ad internet e le linee telefoniche; nel 2008 viene nuovamente arrestato e condannato definitivamente nel giorno di Natale del 2009 a undici anni di reclusione

con l’accusa di sovversione rispetto allo Stato.*

Liu Xia, invece non è una sovversiva, né una giornalista, né una scrittrice. La sua unica colpa è amare un ribelle. Liu Xia dopo l’assegnazione del premio Nobel a suo marito Liu Xiaobo, è agli arresti domiciliari.


La polizia l’ha confinata nel suo appartamento, controlla gli accessi e respinge qualsiasi visita alla donna, addirittura quella di una delegazione dell’Unione Europea. I motivi del divieto non sono stati riferiti dalla

polizia, che ha semplicemente utilizzato una misura preventiva per evitare che la donna parlasse con i giornalisti. L’ultimo messaggio della donna è stato trasmesso sul famoso sito web “twitter”, nel quale Liu Xia ha raccontato l’incontro con suo marito in carcere, la rivelazione sull’assegnazione del premio Nobel, le lacrime e la scelta di dedicare quel premio ai martiri di piazza Tienanmen, studenti uccisi nel 1989 con l’unica
accusa di aver voluto manifestare reclamando democrazia.

La Giovane Italia lancia quindi un appello a tutti coloro che credono nell’importanza della vita, della libertà e della civiltà. La Cina non può continuare la sua scia di terrore e censura!


Chiediamo quindi a tutti voi di sottoscrivere questo appello per la liberazione di Liu Xiaobo e Liu Xia, eroi dei nostri giorni, che vivono sacrifici e persecuzione, ma che continuano con il loro esempio a dare testimonianza dell’esistenza di una Cina diversa, una Cina che vuole cambiare.


La petizione sarà inviata a Hu Jintao, presidente della Repubblica Popolare Cinese e a Franco Frattini, Ministro degli Esteri.


FIRMA LA PETIZIONE!

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sabato 30 ottobre 2010

29 ottobre 1975 - 29 ottobre 2010 - Mario Zicchieri: PRESENTE!

Sei mesi esatti dopo la morte di Sergio Ramelli, quando sembrava già di aver toccato il fondo di ogni aberrazione nella violenza politica, arriva da Roma un’altra notizia shock. E’ il pomeriggio del 29 ottobre 1975 quando un gruppetto di ragazzi si accinge ad aprire, come tutti i pomeriggi, la sezione Prenestino del MSI in via Erasmo da Gattamelata. Stanno chiacchierando voltando le spalle alla strada quando arriva un’auto delle Brigate Rosse, un finestrino si abbassa, ne esce la canna mozza di un fucile che esplode pochi, rapidi colpi, centrando in pieno il gruppo di ragazzi. La micidiale scarica di pallettoni uccide sul colpo Mario Zicchieri, detto “Cremino” per la sua corporatura esile studente-lavoratore di 16 anni. Mario muore dissanguato quando un tappezziere generoso gli corse addosso cercando di fermare l’emorragia con la carta di giornale… Non ci riuscì, lui ripeteva: "Non ditelo a mia Madre….". Nella sparatoria viene ferito anche Mario Lucchetti al ginocchio ed alla mano che all’epoca aveva 15 anni, (si riprenderà dopo un interminabile, calvario di riabilitazione). Così, sulla scena “politica” fa la sua comparsa per la prima volta il fucile a canne mozze di chiaro ascendente mafioso e la vile strategia omicida che ricorda i gangster americani degli anni 30. Ma l’azione (lo si scoprirà quindici anni dopo a seguito delle confessioni dei brigatisti Seghetti e Morucci) era stata studiata a tavolino “per incutere timore ai militanti di Destra i quali, nonostante le ripetute aggressioni subìte, non davano segni di cedimento”. Zicchieri è la più giovane vittima di quegli anni assurdi e ancora oggi vengono i brividi pensando che si era avvicinato alla destra solo da pochi mesi, sull’onda emotiva dell’uccisione di Mantakas. Per lui non ci fu giustizia, come per la maggior parte dei camerati assassinati. Gli esecutori materiali del delitto sono non sono stati adeguatamente puniti.  

                                                

Sono passati 35 anni dalla morte di quel ragazzo semplice che a 16 anni ha pagato con la vita il suo impegno politico. Sono cambiati i tempi, il contesto politico, la gente. Ma non la nostra voglia di dare vita alle nostre idee, al nostro credo, al nostro senso di giustizia.                                                                                                                                                                               Anche nel nome di Mario!!!

 

MARIO ZICCHIERI: PRESENTE!

venerdì 29 ottobre 2010

ECCIDIO DI MELISSA LA STORIA MISTIFICATA... FRANCESCO NIGRO PRIMO CADUTO DELLA DESTRA ITALIANA.



Il 29 ottobre del 1949 i contadini di Melissa in provincia di Crotone, guidati dal locale fondatore della sezione del Movimento Sociale Italiano e reduce della seconda guerra mondiale, Francesco Nigro (Melissa 1920-1949), con a seguito i propri familiari e gli attrezzi di lavoro, occuparono pacificamente delle terre incolte in contrada Fragalà. La polizia chiamata dal nobile Berlingeri proprietario del fondo occupato, dopo vari tentativi di far sgomberare i terreni occupati, passarono alle maniere forti, lanciando lacrimogeni e sparando colpi ad altezza uomo, rimasero uccisi tre contadini di cui lo stesso Francesco Nigro, Giovanni Zito, Angelina Mauro colpiti alla schiena e 15 altri manifestanti furono feriti. Francesco Nigro è il primo martire del MSI caduto durante una lotta, aprendo una lunga e triste serie di vittime nella destra italiana post-bellica.Pochi anni orsono da parte del giornale "Il Crotonese", il tentativo con un articolo di ristabilire la verità da sempre mistificata dal Partito Comunista Italiano e mai rivendicata dal Movimento Sociale Italiano, infatti basta vedere il quadro nell'aula consiliare del comune di Crotone, riportante Nigro durante la marcia verso il latifondo incolto di Fragalà con una bandiera rossa in mano, bandiera mai esistita. Il Crotonese tramite testimonianze aveva ricostruito i fatti, che in realtà più che una lotta politica di parte, era una vera e propria mobilitazione popolare a carattere contadino-religiosa dove tutto il paese (nessuno escluso), all'alba si mise in marcia verso il terreno incolto. Il prete intimò che non ci dovevano essere bandiere rosse, e così fu... tutti in marcia con tricolori inno nazionale e canti contadini. Per decenni il Partito Comunista Italiano, prima, e la sinistra oggi si sono professati come ispiratori di quella lotta contadina, con l'aiuto degli amministratori locali che si sono succeduti nel tempo, basta vedere come ancora oggi la storia è riportata dal sito del comune di Melissa. 

Cartolina commemorativa d'epoca

sabato 23 ottobre 2010

AVANTI RAGAZZI DI BUDA, AVANTI RAGAZZI DI PEST !!!

 
Il simbolo della rivoluzione, la bandiera ungherese con stracciato il simbolo comunista

 46.000 ungheresi rimasero uccisi negli scontri, 
228 furono condannati al plotone d'esecuzione
75.000 vennero deportati in Russia, 8.000 dei quali non tornarono mai più 

23 ottobre 1956 . A Budapest migliaia di manifestanti scendono in strada in segno di solidarietà con l'immensa protesta di operai e studenti Polacchi repressa col sangue un mese prima. Viene abbattuta la statua gigante di Stalin nel parco municipale.
Il numero uno del Partito Comunista, parla alla radio: insulta gli studenti e gli operai e respinge le loro richieste. Poi ordina alla polizia politica di sparare sulla folla ammassata davanti al palazzo della radio: muoiono in 12. I manifestanti si impadroniscono delle armi di decine di poliziotti che non oppongono resistenza. Nella notte i blindati della 92ma divisione dell'Armata Rossa entrano a Budapest. Il 25 ottobre , inizia la rivolta in altre dieci città, cinque radio clandestine trasmettono nel paese, vengono distribuiti giornali clandestini e sono costituiti alcuni consigli di fabbrica.
31 ottobre . I blindati si ritirano dalla capitale. Mosca invia finti negoziatori che, per guadagnare tempo, assicurano che l'Armata Rossa sta lasciando il paese.
Invece dopo quattro giorni i carri armati sovietici entrano a Budapest, la gente si difende con armi leggere e bottiglie molotov. I combattimenti continuano fino al 9 dicembre.  Il 12 dicembre , quando viene istituita la legge marziale, i lavoratori proclamano uno sciopero generale, che durerà fino al 13 gennaio , quando viene decisa la pena di morte contro tutti gli scioperanti.
Il 20 marzo , il primo ministro si reca a Mosca a rendere omaggio all'intervento sovietico. Il 27 aprile firmerà gli accordi di "stazionamento temporaneo" delle truppe sovietiche in Ungheria. vi resteranno ancora trentadue anni.

In ricordo della Rivoluzione Nazionale Ungherese




"Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest! Studenti, braccianti e operai, il sole non sorge più ad Est! "

 PER NON DIMENTICARE