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domenica 4 dicembre 2011

L'Angolo Culturale.


EZRA POUND: UN GIGANTE.


Ezra Pound
Ezra Pound, un Gigante che ha combattuto tutta la vita contro gli gnomi della finanza. Un poeta che ha vissuto la crisi esistenziale dell’uomo moderno riallacciandosi alla tradizione ma con la volontà di un rinnovamento dello spirito umano, con la volontà dell’azione. “Finché non hai chiarito il tuo pensiero dentro di te stesso non puoi comunicarlo ad altri; finché non hai messo l’ordine dentro di te stesso, non puoi essere elemento d’ordine nella società.” Così Pound esprimeva il suo modello di vita.
“Risorgimento significa un risveglio intellettuale. Questo avrà effetto non solo nelle arti, ma nella vita, nella politica e nell’economia. Se pare che io ponga una eccessiva enfasi sullo stato delle arti è solo perché le arti rispondono a un movimento intellettuale in maniera più rapida ed evidente delle istituzioni e non perché vi sia altra ragione migliore per discuterne.
Un risorgimento implica una infinità di liberazioni, liberazione da certe idee e da certe sciocchezze, da certe condizioni e da certe tirannie della ricchezza e delle armi. Tanto vale cominciare da una discussione di idee.” Perché oggi sentiamo la necessità di ricordare Ezra Pound ? Perché nella “guerra del sangue contro l’oro”, Egli, il Grande, era con noi, combatteva insieme a noi:
“Ci sono tempi in cui lo scrittore deve cessare di scrivere. In tempi come questi uno scrittore deve venire al sodo e parlare senza peli sulla lingua” (Radio discorso del 14 maggio 1942).
Quando nel 1940 l’Italia entrò in guerra, Pound inizia a collaborare con l’Eiar (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche).
Secondo la testimonianza della figlia, Pound avrebbe dichiarato essere suo dovere di cittadino americano responsabile, tentare di fare quanto in suo potere per impedire al proprio paese di entrare in una guerra ingiusta. Il 7 dicembre 1941 gli Stati Uniti entrano ufficialmente in guerra e in quello stesso giorno Pound trasmette da Roma un radio discorso, ribadendo le ragioni della pace contro la violenza e la sopraffazione. Poi decide di interrompere la collaborazione e si ritira a Rapallo “per consultare la sapienza degli antichi.”
I suoi interventi alla radio riprenderanno e saranno preceduti dalla seguente precisazione ufficiale:
“Radio Roma, agendo in conformità con la politica fascista sulla libertà intellettuale e sulla libertà di esprimere opinioni da parte di coloro che sono qualificati ad esprimerle, offre al Dott. Ezra Pound l’uso del microfono due volte alla settimana. E’ stabilito che non gli verrà detto di affermare alcunché d’incompatibile con i suoi doveri di cittadino degli Stati Uniti, o alcunché che vada contro la sua coscienza.”
Questa collaborazione gli costerà molto cara. Quando il 3 maggio 1945, due partigiani lo prelevarono per consegnarlo al Comando alleato, Egli si mise in tasca il libro di Confucio che stava leggendo in quei giorni. Venne rinchiuso in campo di concentramento nei pressi di Pisa dove, il Ten. Colonnello John Steele lo rinchiudeva in una gabbia esposta alle intemperie sottoponendolo sadicamente a vessazioni e umiliazioni.
In quel periodo Pound scrisse gran parte dei Canti Pisani. Venne poi trasportato a Washington per il processo che non si fece perché i medici lo definirono mentalmente infermo e quindi venne rinchiuso per 13 anni nel manicomio criminale St. Elizabeth’s.
La vendetta degli usurai era compiuta ! Quale la colpa e quale il reato ? La sua lotta per il lavoro contro l’usura, la sua volontà di affermare la libertà di non indebitarsi.
“Il tesoro di una nazione non è dato dalla quantità di oro che si trova nelle casseforti e nei sotterranei delle banche, ma dalla sua onestà.”
E ancora: “L’usura è una tassa prelevata sul potere d’acquisto senza riguardo alla produttività e sovente senza riguardo alla possibilità di produrre.” Certo Pound non va solo citato, va vissuto coerentemente e capito anche quando decide di condannare con il suo silenzio significativo tutto ciò che per lui era tradimento, profitto, menzogna, trionfo di quello spregevole sistema che lo aveva isolato dal mondo e umiliato.
“Mi sembra che in questo mondo venga mantenuta una temperatura media di stupidità, tirannia, intemperanza e pigrizia, e questo genera un intermittente e parziale godimento in coloro a cui piace…”
La Lupa di Ezra Pound è l’usurocrazia, gemella di quella democrazia per la quale non nutriva alcuna simpatia.
Il suo messaggio che vogliamo fare nostro è: “L’uomo integro ha la sua via maestra. Cioè: lealtà in cuore e fedeltà alla parola data.”
Poco prima di spirare, disse queste parole profetiche: “La commedia è finita, gli applausi dureranno secoli, ed io li ascolterò dalla casa dell’Eterno.”

di Stelvio Dal Piaz.

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