Se quest'anno, per Natale, non sapete cosa regalare, comprate questo libro. Un libro italiano, che racconta una storia italiana, scritto da tre ragazzi che hanno deciso di raccontare, in modo estremamente originale, delle vicende del pool antimafia di Palermo, delle stragi, del rapporto Stato-mafia, le vicende che hanno colorato, a tinte fosche, alcune tra le pagine più buie della storia d’Italia. «Per oltre un decennio – leggiamo - dalla fine degli anni Settanta all’inizio dei Novanta, Cosa Nostra ha accumulato potere, diventando l’organizzazione criminale più influente al mondo, e contemporaneamente ha dichiarato la propria guerra allo Stato: una guerra sempre meno sotterranea e sempre più violenta, di cui la strage di Capaci e quella di via D’Amelio rappresentarono il culmine».“Un fatto umano” è il frutto di uno studio meticoloso, durato circa 6 anni, e che ha portato alla nascita di un fumetto, o meglio, di una "Graphic novel", i cui protagonisti sono rappresentati con un volto di animale: Riina e i corleonesi sono dei cinghiali, Buscetta un pappagallo, Sindona una gazza ladra. Quasi per ironia Falcone e Borsellino, i due amici inseparabili, sono un cane ed un gatto. Aedo della storia, che è narrata da un prosatore esterno, è Mimmo Cuticchio, il celebre puparo e cuntista palermitano.
«Era necessario immaginare un narratore esterno alla trama che tenesse le fila della storia, - racconta Manfredi Giffone, - ma scegliere un personaggio adatto allo scopo era tutt’altro che facile. Una notte d’estate del 2007 il mio amico Massimo Geraci mi ha portato a vedere uno spettacolo che si teneva al Palazzo D’Aumale di Terrasini: La riscoperta di Troia di Mimmo Cuticchio. La fama di Cuticchio lo precedeva, e vedendolo all’opera ho capito subito che sarebbe stato la voce narrante ideale per questa storia. Quando gliel’ho proposto, Mimmo ha generosamente acconsentito a prestare il suo volto al narratore».
Fonte: La Testata.
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