"Purtroppo abbiamo dei problemi di compatibilità di bilancio, ma se Tremonti non avesse lanciato la linea di contenimento della spesa pubblica e quindi dei conti nel loro complesso non avremmo la buona situazione che ha permesso all’Ue di dire che i conti dell’Italia vanno bene e che anzi vanno meglio di quelli di altri Paesi".
Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, intervenendo l'altro giorno a 'Unomattina'.
"L’Italia sta uscendo dalla crisi, non lo diciamo noi ma l’Ue, l’Ocse e perfino Trichet. Il nostro Paese si è comportato bene, grazie alla politica di Tremonti e dell’intero Governo, ispirata dal Presidente Berlusconi, che è una politica di contenimento entro i binari dei bilanci pubblici. Il Governo ha approvato una riduzione di venti punti nell’acconto Irpef per un valore di 3,8 miliardi di euro che andrà a toccare direttamente i cittadini. Ricordo anche i 34 miliardi di euro, quella montagna di soldi messa a disposizione degli ammortizzatori sociali in base al principio che prima di tutto viene la difesa della persona. Quindi non solo cassa integrazione ordinaria e straordinaria, ma anche cassa integrazione in deroga per chi prima non era coperto e ora si vede riconosciuta una difesa da parte di un Governo che ha come principio 'people first'. Un altro esempio concreto di aiuto ai meno abbienti è il bonus elettrico, di cui hanno beneficiato un milione e 200 mila famiglie con un 20% di sconto, o il bonus gas che entrerà in funzione dal 15 dicembre e che sarà retroattivo.
La marcia che abbiamo ingranato è già eccellente percheè ci ha permesso di uscire dalla crisi prima degli altri.
Certo la crisi c’è, ma l’Italia oggi secondo l’Ocse ha una crescita del Pil, cioè del dato che misura la ricchezza di un Paese, dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. E’ il triplo rispetto a tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea e il 50% in più rispetto agli altri Paesi di Eurolandia. Nel 2010 addirittura Tremonti prevede un Pil in crescita dell’1%. Bisogna tenere conto anche del fatto che veniamo da dati negativi: -1% l’anno scorso e -5,5% quest’anno. La crisi non investe solo noi ma tutto il mondo, e noi partiamo da un -6% per andare a un +1%".
Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"
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