Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

venerdì 6 novembre 2009

L' EUROPA RINNEGA SE STESSA!





la sentenza di qualche giorno fà della Corte di Strasburgo, che vieta i crocifissi in classe nelle scuole italiane, ci riempie di sgomento e rabbia. La Corte europea dei diritti dell'uomo nella sentenza su un ricorso presentato nel 2002 da una cittadina italiana, ha stabilito infatti che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni".
La senteza cita così: <<La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso, che avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione. Tutto questo potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appartengono a minoranze religiose, o che sono atei. L'esposizione obbligatoria di un simbolo di una data confessione in luoghi che sono utilizzati dalle autorità pubbliche, e specialmente in classe, limita il diritto dei genitori di educare i loro figli in conformità con le proprie convinzioni e il diritto dei bambini di credere o non credere. La Corte, all'unanimità, ha stabilito che c'è stata una violazione dell'articolo 2 del Protocollo 1 insieme all'articolo 9 della Convenzione>>
I sette giudici autori della sentenza sono: Francoise Tulkens (Belgio, presidente), Vladimiro Zagrebelsky (Italia), Ireneu Cabral Barreto (Portogallo), Danute Jociene (Lituania), Dragoljub Popovic (Serbia), Andras Sajò (Ungheria), e Isil Karakas (Turchia). Dura la replica di Berlusconi il quale ha annuciato il ricorso dicendo che «Per noi è una sentenza assolutamente inaccettabile. Che l'Italia sia un paese in cui il cristianesimo è la sua stessa storia, lo sappiamo da sempre. E' una delle decisioni che, molto spesso, ci fanno dubitare del buon senso di questa Europa. Già in sede di formazione della nuova Costituzione europea mi ero battuto per il riconoscimento delle radici Cristiane dell’Europa. I paesi estremamente laici come la Francia, nella persona dell’allora presidente Chirach, si erano opposti e non eravamo riusciti a convincerli. Oggi si è fatto un ulteriore passo in avanti in questo senso, negando che l’Europa abbia radici cristiane. Questo non è accettabile da noi italiani, paese nel quale tutti non possiamo non dirci cristiani». I commenti sono arrivati anche dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni «Il crocifisso è un simbolo indissolubilmente legato all’identità dei popoli europei, anche al di là dei suoi significati religiosi. La decisione della Corte Europea è il prodotto di una furia distruttrice verso ogni simbolo della nostra comune identità. Se l’Europa non ha coscienza dei valori e delle ragioni che la innervano allora è solo un accordo commerciale e niente di più. Per questo motivo ritenevo e ritengo ancora indispensabile un riferimento nella Costituzione europea alle radici Cristiane. Quelle stesse radici alle quali dobbiamo il valore del rispetto, della solidarietà e delle libertà, compresa quella religiosa». Il segretario di Stao Vaticano il cardinale Tarciso Bertone apprezza il i ricorso del governo Berlusconi e critica la sentenza  «Un'Europa che toglie i crocifissi e ci lascia le zucche di Halloween. Abbiamo ascoltato tante voci e anche l'eco del dolore di chi si sente un po' tradito nelle sue proprie radici pensando che questo simbolo è simbolo di amore universale, non di esclusione ma di accoglienza. Purtroppo quest'Europa del terzo millennio ci lascia solo le zucche delle feste recentemente ripetute prima del primo Novembre e ci toglie i simboli più cari. La Santa Sede farà i passi che le aspettano nel senso di stimolare, come ha detto anche la CEI, i cristiani a reagire».
Ma c’è un’anomalia di cui non si parla abbastanza, ed è quella della sinistra italiana, ben rappresentata dall’uscita del neo-segretario PD Pierluigi Bersani che ha dichiarato «un’antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno». Noi ci chiediamo, in un' Italia che è impreganta di Cristianesimo e le piazze, le vie, gli ospedali e i campanili ne sono i segni più visibili cosa dobbiamo fare?
Coprire anche questi o addrittura abbatterli?
Il calendario,  l'arte sacra?
Anche questi vanno occultati?
Si possono ostentare le preferenze sessuali, manifestare orgoglio omosessuale, si può esprimere perfino la preferenza per il satanismo; e invece dobbiamo nascondere la croce.
Ma che razza di libertà è questa?
Questo è frutto della demenza furiosa della Rivoluzione Francese che con i suoi "illuminati" eliminava i simboli del cristianesimo e li sostituiva con grotteschi surrogati che furono spazzati via nel giro di pochi anni.
Noi non vogliamo un' Europa senza Identità, ma un' Europa che sia un Faro tra i popoli e che porti quel messaggio di speranza di cui il Cristianesimo da sempre ne è promotore.
Nessuno tocchi il crocifisso simbolo di Amore, Accoglienza e simbolo della nostra Cultura.
Pertanto vi invitiamo a portare un crocifisso a scuola, negli uffici dove lavorate e a pretenderne l'esposizione.

NOI SIAMO ANCORA QUI PER DIFENDERE LA NOSTRA IDENTITA', LA NOSTRA CULTURA, LA NOSTRA TRADIZIONE.

NOI CAVALIERI DI UNA NUOVA EUROPA!

Qui il video di una canzone de "La Compagnia dell'Anello"  STRADE D'EUROPA. Guardatelo!






Nessun commento: