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martedì 3 gennaio 2012

L'Ungheria manda a quel paese FMI, Bce e si dà una nuova Costituzione.



Ultimo Paese ad abbandonare la carta comunista, da quest’anno l’Ungheria vanta una nuova Costituzione. La crisi qui ha colpito duro e il governo ha limitato i margini di manovra della Banca centrale europea, attirandosi ulteriori critiche dall’Ue. La risposta del primo ministro Orban è stata perentoria: «Non c’è nessuno al mondo che possa dire ai deputati eletti dal popolo ungherese quali leggi possono o non possono votare».


Il premier ungherese Viktor Orban, leader dei conservatori 

Davide contro Golia. L'Ungheria contro Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banche. Il governo del conservatore Orban è l'unico ad avere intrapreso la via della lotta ai big della finanza. Con una sostanziosa tassa agli istituti di credito e alle assicurazioni (0,45% e 5% degli utili). Una mazzata che dovrebbe garantire un flusso di entrate di circa 700 milioni di euro che saranno utilizzati per ridurre il deficit. Per far questo Orban ha messo alla porta i rappresentanti del FMI e pure quelli della UE. "Si tratta di una misura giusta e necessaria", ha affermato, "poiché va incontro agli interessi della popolazione in un periodo cosi difficile. Le banche d'altra parte sono all'origine della crisi globale e per questo è del tutto normale che contribuiscano a ripristinare la stabilità".
Il governo ha poi approvato un tetto ai salari dei dipendenti pubblici, compresi i dirigenti della banca nazionale d'Ungheria e del consiglio per le politiche monetarie, facendo inviperire il governatore della Banca Centrale che si è visto tagliare del 75% la retribuzione di 8 milioni di fiorini ungheresi mensili, circa 27000,40 volte il salario medio di un lavoratore. Infine ha ridotto di 9 punti (dal 19 al 10%) le tasse per le aziende con un fatturato annuo inferiore ai 500 milioni di fiorini (1,7 milioni di Euro) con effetto retroattivo al primo luglio. E ha vietato i mutui in valuta straniera che hanno favorito il debito verso l'estero.

IL CORAGGIO DI SERVIRE IL POPOLO.
L'UNGHERIA BASTONA FMI E BANCHE

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