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mercoledì 15 febbraio 2012

No di Monti a Roma 2020, il Pdl: “Danno d’immagine per l’Italia”.



Insiste il Professore: bisogna guardare al futuro senza slacciare la cintura di sicurezza. Ma il suo No alla candidatura di Roma alle olimpiadi del 2020, pronunciato a 24 ore dalla scadenza fissata dal Cio per la presentazione della documentazione di garanzia, rischia di restituire l’immagine di un Paese con il freno a mano perennemente tirato. “Noi abbiamo avuto la prudenza di esaminare il decorso post olimpico degli ulltimi 20 anni – ha spiegato il presidente del Consiglio – e quasi sempre abbiamo notato uno spostamento rilevante tra preventivi e consuntivi. Forse in altre situazioni della vita economica dell’Italia avremmo considerato questo rischio accettabile, in questa situazione – ha concluso – abbiamo valutato questo rischio come non responsabile”. La Capitale esce quindi di scena, lasciando il posto ad altre candidature come quella della Spagna, che certo non vivono situazioni dissimili sotto il profilo della contrazione economica. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha lasciato Palazzo Chigi incassando il No del professore al termine di un lungo colloquio. Lapidario il suo commento: “Monti ha dato motivazioni molto chiare, ma non condivisibili”.
Mario Monti

Decisamente contraria alla decisione del governo è Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi aveva sottoscritto l’appello firmato da 60 atleti per dare il via libera alla candidatura di Roma. “Il No del premier è un danno considerevole all’immagine della nostra Nazione nel mondo, in termini di credibilità, solidità e coesione. Mi domando – ha aggiunto l’ex ministro della Gioventù – come sia possibile chiedere a un qualsiasi investitore internazionale di credere nell’Italia se un governo chiamato a rilanciare la nostra economia decide di bloccare una candidatura forte, autorevole e condivisa da tutte le Istituzioni. I Giochi – ha concluso Meloni – avrebbero rappresentano una grande occasione di crescita e sviluppo economico, per guardare al futuro con ottimismo. L’Italia ha perso oggi un’irripetibile opportunità”.

Parole condivise da Altero Matteoli, secondo il quale “l’Italia ha bisogno di dare un’immagine di tranquillità in Europa e nel mondo, e rinunciare alle Olimpiadi del 2020 è una cosa profondamente negativa”. E conclude con un auspicio: “Spero che il mio partito si faccia sentire con Monti per dire che non accettiamo questa sua decisione. A rimetterci sarà l’immagine dell’Italia intera”.

Il consigliere del Pdl alla Provincia di Roma, Federico Iadicicco, arriva a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio, domandandosi “come può il Premier di una nazione avere un così alto tasso di sfiducia nelle capacità del suo popolo da non credere nell’opportunità che le Olimpiadi potevano rappresentare, non solo per Roma, ma per l’Italia intera”. “Siamo stufi delle lezioni del professor Monti, lezioni che offrono fra le altre cose ricette economiche vecchie di almeno vent’anni. Confido – ha concluso Iadicicco – in un sussulto d’orgoglio del Parlamento e del mio partito per chiudere tempestivamente questa triste esperienza del governo dei tecnocrati”.

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