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martedì 17 luglio 2012

Giovane Italia lancia campagna nazionale sulla Legalità.




La Giovane Italia presenta in conferenza stampa la campagna nazionale sulla legalità e annuncia la mobilitazione nazionale per la fiaccolata del 19 luglio a Palermo, in ricordo della strada di Via d'Amelio.

"Questa campagna nasce dall'intenzione di richiedere verità e giustizia dopo 20 anni di omertoso silenzio dalle stragi dei giudici Borsellino e Falcone, ma allo stesso tempo abbiamo deciso di unire al ricordo, proposte di cambiamento per il bene della nostra Italia, per sconfiggere la mafia, per convincere la nostra generazione che esiste ancora una speranza. Crediamo che il primo apporto debba provenire dello Stato: chiediamo più vicinanza a chi denuncia, con il potenziamento del fondo di solidarietà per le vittime del racket e sgravi fiscali per gli imprenditori che decidono di denunciare.  Per un coinvolgimento più attivo nella lotta alla mafia da parte dei giovani, chiediamo che vengano assegnati proprio a questi ultimi i beni confiscati alla mafia. Ribadiamo l'importanza dell'inasprimento della pena per i mafiosi, e vogliamo politiche antiriciclaggio e più trasparenti nella gestione degli appalti. Da oggi troverete i nostri ragazzi in tutte le piazze, da settembre in tutte le scuole e le università, perché ovunque ci sarà un No alla mafia, noi ci saremo." Dichiara Annagrazia Calabria, coordinatore nazionale della Giovane Italia

"Naturalmente il primo e principale appuntamento sarà quello di Palermo il 19 luglio per la fiaccolata in memoria del giudice Borsellino, perché non a caso abbiamo scelto di lanciare questa campagna proprio nei giorni in cui si ricorda la strage di via d'Amelio. La nostra azione politica e umana non può che essere orientata sulle orme dei grandi uomini, come Falcone e Borsellino, che hanno testimoniato attraverso la loro vita, cosa significhi donare se stessi per amore della propria terra.  Il nostro impegno continuerà nei prossimi giorni, affinché questa campagna sia manifesto ideale di una generazione intera, che sogna e crede in un'Italia senza mafia. Oggi scegliamo di raccogliere idealmente quel testimone che anni fa il giudice Borsellino ha assegnato ai giovani nella lotta alla mafia: le negheremo il consenso, per amore nostro, dei nostri figli e della nostra terra." Dichiara Marco Perissa, presidente nazionale della Giovane Italia, Marco Perissa.

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