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domenica 11 ottobre 2009

Dopo Milano la Festa della Libertà approda al Sud





Si è conclusa oggi con l'arrivo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Palatedeschi di Benevento, la Festa dell Libertà con lo slogan "RIPARTIAMO DAL SUD" iniziata l'8 Ottobre al palavetro di Pietrelcina. Numerosi i dibattiti e confronti che hanno avuto  come protagonisti parlamentari di maggioranza e opposizione, oltre a rappresentanti del governo come i ministri Raffaele Fitto, Gianfranco Rotondi, Angelino Alfano, Mara Carfagna, il vice ministro Ferruccio Fazio, i sottosegretari Pasquale Viespoli, Antonio Buonfiglio, Nicola Cosentino e Luigi Casero. "La partecipazione del presidente Berlusconi alla nostra festa dimostra ancora una volta, dopo Napoli e l'Abruzzo, la sensibilità del nostro governo e del nostro presidente per il Sud che è una grande risorsa e opportunità per tutta l'Italià", ha detto la deputata Nunzia De Girolamo, coordinatrice provinciale del Pdl di Benevento.
Nell'intervento di stamane il presidente Berlusconi, amareggiato anche per le ultime vicende, fa il punto della situazione illustrando anche le cose prossime da realizzare. Il Presidente interviene dicendo "Non credo che si possa considerare normale che all'istituzione del presidente del Consiglio tutti rivolgano improperi, insulti e infamie; ad un presidente eletto direttamente da tutti gli italiani che quando si rivolge alla magistratura perché gli hanno dato del 'buffone' la magistratura dice che è stata una goliardata. Sono stato accusato di una polemica fuori luogo con la Corte Costituzionale: io credo di non aver detto una parola fuori luogo  perché non si può continuare così; non si può far lavorare il Parlamento per molto tempo e poi intervenire su questa decisione negando se stessi e negando una decisione che la Corte prese quattro anni fa. La Corte Costituzionale ha avuto un comportamento totalmente sleale nei confronti dell'istituzione parlamentare e qualcosa dovremo fare perché non si ritorni alla situazione del '92-'93, perché non si torni ad un popolo che non conta niente e a una democrazia che non è più tale, a un Parlamento che non possa legiferare e che sia sottoposto a organismi politici, come la Corte Costituzionale che è organo politico con 11 giudici che sono di sinistra. In moltissime democrazie non c'é bisogno di questa norma (riferendosi al Lodo Alfano) perché in Francia e Inghilterra i pm non sono autonomi e indipendenti nel più alto arbitrio, ma sono sottoposti al ministro della Giustizia e all'esecutivo.
Nessuno ci dà merito di quanto fatto dal governo in politica estera. I giornali italiani e ormai anche quelli esteri, imbeccati da qualche giornale italiano, muovono accuse assurde e ridicole contro il presidente del Consiglio. Sono accuse che ci fanno male e che, se mi consentite il termine "sputtanano" non solo l'attuale premier, ma la democrazia, il nostro Paese e i nostri prodotti che invece dovrebbero avere un'immagine dell'Italia bella, forte e non inquinata da tutto ciò che si legge sulla stampa, anche su quella estera, da qualche mese a questa parte. Noi stiamo facendo dei miracoli per migliorare questo paese e invece...Venendo qui e leggendo i giornali mi sono chiesto cosa davvero sia cambiato dal 1993. L'intervento della magistratura fece fuori tutti i partiti e tutti protagonisti di quei partiti furono costretti a lasciare la politica e qualcuno anche l'Italia e mi sono risposto che oggi, di diverso, c'é il fatto che abbiamo il consenso del 68% degli italiani e il fatto che abbiamo il Popolo della libertà: insomma di diverso ci siamo NOI. Stanno cercando di fare ora la stessa cosa, ma state sereni su questo, non accadrà non c'é nessun dubbio; vi do la più ampia garanzia che porteremo a termine mandato che ci è stato affidato dagli italiani."

PRONTA RIFORMA SULLA GIUSTIZIA 
 "Abbiamo allo studio, ma è pronta, la riforma del processo penale con la separazione dei pm dai giudici; é una riforma fondamentale. In una democrazia la privacy e la riservatezza sono un bene primario di ogni cittadino, perché il primo diritto è quello della privatezza e della inviolabilità delle conversazioni e corrispondenza. In Italia questo diritto non è tutelato e posso dire anzi che è quasi calpestato. Per questo, il governo sta lavorando ad una riforma con la quale permetteremo le intercettazioni soltanto in presenza di reati gravi".

FISCO, QUOZIENTE FAMILIARE CON RISORSE DA EVASIONE

Il governo intende introdurre il "quoziente familiare", in modo che "nel decidere le tasse sia considerato il gravame dei padri di famiglia" e il Presidente intende farlo con le risorse che si potranno ottenere dalla lotta all'evasione fiscale.

PRESIDENTE SIAMO CON TE!






















Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

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