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martedì 13 ottobre 2009

LA VISITA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE BENEDETTO PROTO AL CENTRO ACCOGLIENZA PROFUGHI .







«Credo che solo con una stretta collaborazione ed un maggiore impegno da parte degli Enti Locali si possa migliorare ulteriormente una situazione tornata sotto controllo, ma che rischiava di esplodere pochi mesi fa». Sono queste le prime parole del Presidente del Consiglio Provinciale Benedetto Proto appena uscito dal Centro di accoglienza profughi di Sant’Anna che ha inteso visitare, un incontro molto apprezzato specie dal Governatore della Misericordia Leonardo Sacco: «Accolgo molto volentieri il Presidente Proto perché ha voluto visionare in prima persona il Centro di sua spontanea volontà, una visita ad ampio raggio e non dettata da urgenze di sorta». A Sacco fa eco nuovamente Proto: «Mi auguro che sia l’inizio di un percorso da condividere fra le Istituzioni locali e le associazioni che gestiscono il Centro. Con questa visita mi sono reso conto che tantissimi problemi sono stati risolti, ma che ancora molti insistono e si possono risolvere». Arrivato al Centro di Sant’Anna il Presidente del Consiglio Provinciale è stato accolto dal direttore unico Liberata Parisi. Per oltre un’ora Proto ha incontrato i vertici delle associazioni che gestiscono il Centro (Caritas e Misericordia). È stato descritto come si svolge la vita quotidiana degli ospiti e palesato anche criticità e difficoltà della gestione di un campo che è arrivato ad ospitare oltre duemila cittadini stranieri contemporaneamente. Durante l’incontro moltissime sono state le domande che Proto ha posto per focalizzare al meglio i problemi e le modalità operative di chi gestisce il centro: «Devo dire che oltre questo cancello mi si è aperto un mondo che non mi aspettavo, mi piace molto la definizione usata dalla dottoressa Parisi di definire il campo un "Villaggio", credo che renda meglio l’idea ed avvicini gli ospiti alle comunità che li accolgono». Le curiosità di Proto sono cresciute durante il giro ricognitivo nel visitare la cappella, la moschea, le cucine, le aule, la ludoteca e tutte le altre aree che compongono il centro. Puntuale e precisa è stata Alessia Pignolo responsabile dell’area legale del Centro che ha risposto ai vari quesiti posti e soprattutto mettendo in evidenza la necessità di "sdoganare" l’immagine comune che vede nell’immigrato un soggetto propenso a delinquere. «Dobbiamo migliorare la situazione, è una sfida che intendo accettare e portare fino in fondo, l’ho detto durante la mia campagna elettorale ed intendo mantenere gli impegni che ho preso. Come Presidente del Consiglio non ho competenze specifiche, ma come Istituzione si può fare tanto e sarà mio compito sollecitare una serie di interventi che potremmo concertare con il Governatore Sacco che tanto bene ha fatto fino ad ora». Infine Proto conclude: «Sono convinto che per prima cosa si debba preparare il territorio all’accoglienza degli ospiti». Il nostro territorio è ormai una realtà multietnica e un punto di riferimento per tutti coloro che arrivano da parti del mondo teatro di guerre, violenze, stupri. Infatti Crotone è tra le dieci città in Italia che accolgono il Centro per il riconoscimento dello status di rifugiato politico. «Nel centro ho visto tanti sguardi buoni e sorrisi di speranza, non vedo perché oltre ad una cultura diversa non ci potremmo arricchire anche di questi doni che gli ospiti possono regalare. Si tratta ora di preparare gli Enti Locali, a partire da Crotone ed Isola Capo Rizzuto, ad affrontare le tematiche dell’accoglienza e dell’integrazione fuori dal Centro con la creazione di spazi adeguati nei quali fare incontrare le varie culture trasformando la diversità in arricchimento per tutti».

Giovane italia
circolo "Giorgio Almirante"

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