Tra lo scandalo di cocaina e trans che ha investito Piero Marrazzo il quale oggi ha rassegnato le sue dimissioni dalla presidenza della Regione Lazio rifugiandosi in una comunità religiosa nei pressi di Roma per sedare i suoi nervi, invocare la misericordia Divina ed alleggerire la pillola al Pd, tra Bersani che strizza l'occhio ai comunisti e Rutelli che lascia il il Partito democratico, dove da cattolico non vuole subire i ricatti dei compagni in arrivo soprattutto sui temi etici, avvicinandosi così all'UDC di Casini si ammira l'inconsistenza di un partito sempre di più alla deriva e a dirla tutta non è riuscito a prendere il largo sin dalla nascita. Un partito che considera i voti delle primarie più importanti di quelli delle elezioni politiche.
Un partito che esalta i suoi militanti in fila ai gazebi e i veri elettori li tratta come dei giocatori del lotto,e ad una analisi più attenta notiamo il calo dell'affluenza che le primarie hanno avuto dall'elezione di Prodi a quella di Bersani: 43.11.000 il 2005 con Romano Prodi, 3.517.000 il 2007 con Walter Veltroni e 2.900.000 il 2009 con Pierluigi Bersani.
Un partito che usa la solidarietà a senso unico (vedi le vicende Berlusconi - Marrazzo).
Questo in grandi linee è il quadro del Partito Democratico che si ritrova in una baraonda e si arroga il diritto di dare lezioni di politica e moralità.
Non credo ne siano all'altezza!
Bersani invece di cercare "nuove" alleanze, che alla fine sarebbe la riesumazione dei vecchi compagni fatti fuori dal Popolo Italiano, compiendo così un ulteriore passo indietro, invece di demonizzare Berlusconi facendogli quasi quasi ricadere anche le colpe delle vicende di Marrazzo, dovrebbe occupparsi dei fronti interni del suo partito e iniziare a fare una opposizione seria e responsabile per il bene del Paese.
Antonello Voce
presidente di Azione Giovani Scandale
BERSANI li vuole resuscitare!
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