I manifestanti sono arrivati ad Amantea dando vita ad un corteo che ha bloccato, di fatto, il traffico lungo la strada statale 18. In mezzo a bandiere, gonfaloni e striscioni, i manifestanti, tra cui molti studenti, hanno manifestato la loro rabbia e il loro bisogno di verità sulla vicenda della «nave dei veleni» il cui relitto è stato trovato al largo di Cetraro e delle scorie radioattive ad Aiello Calabro e Crotone che mettono a repentaglio, hanno sostenuto, la salute e l'economia di interi territori. «No a Calabria pattumiera» era uno delle scritte che campeggiavano su due degli striscioni innalzati dalle persone che hanno partecipato alla protesta.
La giornata si è aperta con il saluto del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero ad Anna Vestia, vedova di Natale De Grazia al quel è stato intitolato il lungomare di Amantea in una cerimonia che ha aperto la manifestazione. Il capitano di fregata De Grazia è morto in circostanze sospette mentre indagava sulle navi a perdere in collaborazione con la Procura di Reggio Calabria.
Il presidente del Comitato civico 'Natale De Grazia', Gianfranco Posa, ha ricordato che "si è speso con la sua vita per la ricerca della verità. Era un uomo dello Stato, onesto e giusto. Combattiamo con lo stesso impegno per la difesa del mare e dell'ambiente in cui viviamo". Nel corso della cerimonia il capitano di fregata Luigi Piccioni che rappresentava il Corpo delle Capitanerie di porto ha letto le motivazioni con cui nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito la medaglia d'oro al merito di Marina alla memoria.
Queste sono le nove richieste del comitato stilati in un documento, i quali hanno il nostro appoggio e sostegno:
- La bonifica della vallata del fiume Oliva che deve seguire la caratterizzazione dei siti inquinati.
- La dichiarazione dello stato di emergenza ambientale, con conseguente piano di intervento a tutela della salute ed a favore degli operatori economici danneggiati.
- Il recupero di tutti i fusti che si trovano nella nave affondata a Cetraro e l'analisi di tutto il loro contenuto.
- La bonifica di altri siti inquinati di massima pericolosità come quello di Crotone, Praia a Mare, Cassano, il Metramo, l'Aspromonte.
- L'analisi epidemiologica sui territori inquinati per conoscere gli effetti dei materiali ritrovati sulla salute degli abitanti insediati in quelle aree.
- Le analisi sui materiali prelevati in terra ed in mare devono essere effettuate da più laboratori alle dipendenze di diversi soggetti istituzionali, confrontati e comunicati alla popolazione nella loro interezza e verità.
- Una riunione straordinaria del Governo nazionale per decretare lo stato di emergenza, fissare e reperire per decreto le somme necessarie agli interventi immediati ed a quelli a medio termine che riguardano anche le ricadute economiche negative sui settori interessati.
- I parlamentari eletti in Calabria devono fare fronte comune e pretendere impegni concreti ed immediati coinvolgendo i rispettivi partiti e gruppi.
- Il Parlamento deve costituire immediatamente una Commissione straordinaria per l'emergenza Calabria che operi di concerto con la Commissione competente dell'Unione Europea.
La nostra speranza è la fiducia in questo Governo che avrà certamante a cuore la sorte di noi calabresi e non ci lascerà da soli risolvendo così il problema dell'inquinamento che da tempo ci affligge.
BASTA VELENI!
VOGLIAMO UNA CALBRIA PULITA!
Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"
Le foto della manifestazione sono di Rosario Rizzuto.
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