Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

domenica 25 ottobre 2009

CALABRIA RADIOATTIVA DA SCOPRIRE O DA COPRIRE?






Nonostante la pioggia che si è abbattuta ieri mattina sono state migliaia le persone scese in strada ad Amantea nella manifestazione di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali che hanno interessato la regione negli ultimi mesi. Decine i Gonfaloni dei comuni si notano nel corteo, al quale partecipano diversi rappresentanti istituzionali tra cui anche la Provincia ed il comune di Crotone.
I manifestanti sono arrivati ad Amantea dando vita ad un corteo che ha bloccato, di fatto, il traffico lungo la strada statale 18. In mezzo a bandiere, gonfaloni e striscioni, i manifestanti, tra cui molti studenti, hanno manifestato la loro rabbia e il loro bisogno di verità sulla vicenda della «nave dei veleni» il cui relitto è stato trovato al largo di Cetraro e delle scorie radioattive ad Aiello Calabro e Crotone che mettono a repentaglio, hanno sostenuto, la salute e l'economia di interi territori. «No a Calabria pattumiera» era uno delle scritte che campeggiavano su due degli striscioni innalzati dalle persone che hanno partecipato alla protesta.
La giornata si è aperta con il saluto del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero ad Anna Vestia, vedova di Natale De Grazia al quel è stato intitolato il lungomare di Amantea in una cerimonia che ha aperto la manifestazione. Il capitano di fregata De Grazia è morto in circostanze sospette mentre indagava sulle navi a perdere in collaborazione con la Procura di Reggio Calabria.
Il presidente del Comitato civico 'Natale De Grazia', Gianfranco Posa, ha ricordato che "si è speso con la sua vita per la ricerca della verità. Era un uomo dello Stato, onesto e giusto. Combattiamo con lo stesso impegno per la difesa del mare e dell'ambiente in cui viviamo". Nel corso della cerimonia il capitano di fregata Luigi Piccioni che rappresentava il Corpo delle Capitanerie di porto ha letto le motivazioni con cui nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito la medaglia d'oro al merito di Marina alla memoria.
Queste sono le nove richieste del comitato stilati in un documento, i quali hanno il nostro appoggio e sostegno:


- La bonifica della vallata del fiume Oliva che deve seguire la caratterizzazione dei siti inquinati.
- La dichiarazione dello stato di emergenza ambientale, con conseguente piano di intervento a tutela della salute ed a favore degli operatori economici danneggiati.
- Il recupero di tutti i fusti che si trovano nella nave affondata a Cetraro e l'analisi di tutto il loro contenuto.
- La bonifica di altri siti inquinati di massima pericolosità come quello di Crotone, Praia a Mare, Cassano, il Metramo, l'Aspromonte.
- L'analisi epidemiologica sui territori inquinati per conoscere gli effetti dei materiali ritrovati sulla salute degli abitanti insediati in quelle aree.
- Le analisi sui materiali prelevati in terra ed in mare devono essere effettuate da più laboratori alle dipendenze di diversi soggetti istituzionali, confrontati e comunicati alla popolazione nella loro interezza e verità.
- Una riunione straordinaria del Governo nazionale per decretare lo stato di emergenza, fissare e reperire per decreto le somme necessarie agli interventi immediati ed a quelli a medio termine che riguardano anche le ricadute economiche negative sui settori interessati. 
- I parlamentari eletti in Calabria devono fare fronte comune e pretendere impegni concreti ed immediati coinvolgendo i rispettivi partiti e gruppi.
- Il Parlamento deve costituire immediatamente una Commissione straordinaria per l'emergenza Calabria che operi di concerto con la Commissione competente dell'Unione Europea.




Purtroppo come spesso capita in queste occasioni non sono mancate le strumentalizzazioni da parte di alcuni esponenti della sinistra, i quali cercano di speculare anche su temi così importanti e drammatici per un loro tornaconto. Infatti così dichiara il coordinamento regionale con a capo Giuseppe Scopelliti ''Il Pdl si farà promotore, attraverso i suoi parlamentari, di presentare in sede di discussione sulla legge finanziaria un emendamento che contempli il ristoro dei danni per i pescatori del Tirreno e dello Jonio penalizzati anche da frange di gruppi politici che hanno portato a termine un'equazione pericolosa e ancora priva di riscontri probatori che associa il nostro mare alle scorie nucleari. E' inaccettabile che i responsabili di un degrado ambientale che si riflette puntualmente sulle stagioni turistiche calabresi, come la Regione e alcune Province, si ergano oggi a paladini del bene comune. Il partito esprime vicinanza e solidarietà ai cittadini, agli operatori sociali, ai pescatori, ringrazia gli organi di informazione che si sono battuti con coraggio ed equilibrio per accertare la verità, stigmatizza il comportamento strumentale di chi, a partire dalla Regione Calabria e da alcuni partiti della sinistra, ha inteso speculare su una vicenda che meritava, invece, un approccio equilibratore collaborativo non dimenticando di sottolineare l'assenza operativa ed oggettiva di altre istituzioni, incapaci sino a qualche giorno orsono di esprimere una parola sull'argomento e di utilizzare risorse e deleghe di competenza per un apporto significativo in termini di analisi oggettiva della situazione''; ed il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo commenta "È irresponsabile la speculazione politica che pezzi della sinistra stanno conducendo sul caso della cosiddetta 'nave dei veleni' in Calabria. Siamo davanti ad una situazione complessa con ipotesi di inquinamento sulla terraferma e un relitto non ancora identificato, ad oltre 400 metri di profondità, che si teme possa contenere rifiuti inquinanti o radioattivi e che è al centro di una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Credo che dinanzi ad una realtà di tale problematicità la politica debba mostrare responsabilità e capacità di intervento. Il ministero dell'Ambiente, di concerto con la DDA di Catanzaro sta lavorando per dare la prima essenziale risposta: qual è il relitto in fondo al mare e cosa contiene. Fatta questa verifica, si deciderà se e come intervenire per tutelare nel modo più rapido ed efficace salute delle popolazioni, ambiente, patrimonio ittico. Questo è un modo di agire serio, onesto, responsabile. Agitare paure, rabbie, pericoli, davanti a un rischio ad oggi non dimostrato e incerto, è un modo, invece certo, per avvelenare la politica, la Calabria e il futuro dei calabresi".
La nostra speranza è la fiducia in questo Governo che avrà certamante a cuore la sorte di noi calabresi e non ci lascerà da soli risolvendo così il problema dell'inquinamento che da tempo ci affligge.

BASTA VELENI!
VOGLIAMO UNA CALBRIA PULITA!


Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

Le foto della manifestazione sono di Rosario Rizzuto.

Nessun commento: