"Non andrò alla guerra delle donne". Così si è espresso il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, dalle pagine de 'Il Giornale' che ha pubblicato un suo intervento in merito alla polemica scaturita dalle parole di Silvio Berlusconi su Rosy Bindi 'lei è più bella che intelligente'.
E non lo farà, ha spiegato Giorgia Meloni, "innanzitutto perchè mi scoccia profondamente la solidarietà a senso unico. Quella che chiama all’adunata generale per una battuta poco elegante del premier, ma non si smuove mai per le volgarità e il violento disprezzo che quotidianamente si riversano sulle donne che hanno scelto di votare o di impegnarsi nel Pdl. Anzi, ci si sghignazza sopra, ci si rotola dentro, ci si accuccia sotto. Sono anni che perfino le donne che scelgono semplicemente di votare Pdl o di militare nel centrodestra vengono svillaneggiate, dipinte come stupide borghesi o povere schiave di 'Beautiful' o della 'Ruota della fortuna'.
Cionostante, queste donne non hanno mai chiesto solidarietà a nessuno, nè si sono mai abbandonate all’odio per chi votava un altro partito".
Alla guerra delle donne, ha osservato Giorgia Meloni, non andrà "anche per solidarietà nei confronti del capo del governo, liberamente eletto dal popolo italiano. Perchè è legittimo contestare la battuta di Berlusconi a Rosy Bindi e io stessa ne sono dispiaciuta, ma allora si deve avere anche l’onestà intellettuale di prendere le distanze dall’uso quotidiano di insulti che viene fatto nei confronti del premier".
Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"
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