Ripartire da zero, dalla piazza, dando voce alla base, per rifondare l’Italia.
E’ questa l’idea, la speranza, il sogno. Anche perché l’Italia e gli italiani vengono prima di tutto e chi si impegna in politica lo fa, o almeno dovrebbe, per servire il proprio paese, la propria comunità, i propri cittadini, non certo il proprio partito o la propria famiglia. Il partito rappresenta il contenitore, lo strumento attraverso cui veicolare idee e valori. Poi ci sono le persone, con la propria rabbia, il proprio amore, la propria passione, che le tramutano in fatti concreti, in azioni reali.
Valori importanti, quelli della destra italiana, che, nonostante cattivi maestri degli ultimi anni, sorreggono e sono sorretti da un intera comunità umana, che è stanca, arrabbiata, spesso spaesata.
Da questa rabbia bisogna ripartire, dandole voce, confrontandosi e coinvolgendo come nessuno negli ultimi anni ha fatto. Per combattere la mala-politica, fermare la tormenta dell’antipolitica e tutto ciò che ne deriva.
Ripartire dalla destra che è nel PDL, dai tanti ragazzi che vengono dalla militanza nel movimento giovanile, che ora sono abili e innovativi amministratori locali, dirigenti di partito, pensatori, sognatori e ferventi militanti.
Da zero quindi, ma con solide basi, fondamenta così forti da poter reggere ad uno tsunami.
Rilanciare il PDL partendo da questo, mostrando un contagioso coraggio, che ridisegni la via, ridia fiducia agli elettori e permetta a tutti di "orientarsi per non perdersi”
Nessun commento:
Posta un commento