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martedì 10 aprile 2012

L’era del dragone.



Il tempo stringe per gli Stati Uniti, un attacco all’Iran deve essere sferrato il prima possibile poichè la Cina è sempre più insofferente ai danni che sta ricevendo dalle sanzioni finanziarie unilaterali decise dagli Stati Uniti. Questi ultimi, hanno imposto alla società SWIFT con sede in Belgio di sospendere le transazioni in rial, la divisa iraniana. Devi sapere che la società proprietaria del sistema SWIFT, standard che gestisce le transazioni in valuta estera a livello mondiale, ufficialmente è un’azienda commerciale indipendente, ma in realtà è sottoposta al controllo di Washington, ed infatti pur avendo la sede in Belgio ha allocato i propri server negli USA a disposizione di CIA ed FBI. Puoi immaginare quale miniera di informazioni finanziarie e personali è racchiusa in quei bytes.
Dopo questa breve precisazione necessaria, torniamo alla Cina che è rimasta danneggiata economicamente da questa sospensione unilaterale, imposta al resto del mondo dal pacifista Obama, in quanto il Paese “comunista” ha ingenti scambi commerciali con Teheran.

Da tempo ormai i Paesi racchiusi nell’acronimo BRICS - Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa - usano le proprie valute nazionali per i propri commerci, al posto del dollaro americano che sta perdendo sempre più terreno come moneta di riferimento mondiale. Il progetto non troppo segreto di queste nazioni emergenti è quello di costituire un’area pan-asiatica con l’aggiunta della Russia che adotterà lo yuan cinese come moneta di riferimento per gli scambi interni. La scelta è caduta sula valuta cinese in quanto espressione di un’economia stabile ed in buona salute. Per l’avvio di questo accordo serviranno ancora dieci anni affinchè l’economia di Pechino sia pronta ad un impatto di questa portata.
Di seguito, ecco spiegato l’imponente deposito di riserve d’oro costruito proprio adiacente all’aeroporto di Hong Kong che servirà a dare copertura allo yuan che sarà una moneta, seppur a corso forzoso, garantita e convertibile in oro. A differenza del dollaro che è basato solo sulla fiducia e sui rapporti di forza. La Cina è decisa a percorrere questa strada e per raggiungere più velocemente l’obiettivo ha vietato l’esportazione di oro al di fuori del territorio cinese e di Hong Kong.
Capisci il grande rischio epocale per gli Stati Uniti? Da una parte avremo una macroarea rappresentata dai Paesi emergenti con un’economia forte e una divisa garantita da enormi riserve auree, dall’altra un’occidente sempre più povero, in crisi finanziaria e di valori con una valuta di riferimento (il dollaro) ormai sempre più carta straccia e gravata da un debito enorme dell’ex prima potenza mondiale. E c’è da giurarsi che i creditori non saranno più così accondiscendenti con lo zio Sam. Il rischio per gli USA è il default e la perdita totale del dominio planetario. “Chi di spada ferisce, di spada perisce” è scritto nei Vangeli: il mondo occidentale capeggiato dagli USA perirà sotto le stesse armi economiche che egli ha usato per calpestare il mondo intero.
D’altronde la dottrina ciclica della storia ci insegna che quando un’entità ha portato a termine il suo ruolo, essa sparisce senza lasciare che qualche vuota reminiscenza. Alla stessa stregua essendo un ciclo a carattere degenerativo l’entità che la rimpiazzarà non potrà che essere ulteriormente degenerata.


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